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Le prime manifestazioni della malattia cominciano sovente dopo il menarca, la prima mestruazione della vita di una donna. In altri casi la sindrome si rivela in età adulta, spesso in concomitanza ad un aumento di peso. Una precoce diagnosi e la riduzione dell'obesità può limitare i rischi delle complicanze sul lungo periodo. La diagnosi richiede la presenza di almeno due di questi tre fattori: il ciclo mestruale irregolare, l'eccesso di ormoni androgeni e diverse cisti nelle ovaie. Le mestruazioni irregolari sono il sintomo più comune. Di solito i cicli sono più lunghi di 35 giorni, con meno di 8 mestruazioni all'anno e 4 mesi di assenza. Il ciclo può essere scarso o prolungato. Gli ormoni maschili in eccesso provocano aumento dei peli sul corpo e sul viso della donna e perdita dei capelli.
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Tra le altre complicanze della sindrome dell'ovaio policistico c'è l'ipertensione arteriosa, l'aumento dei trigliceridi e i ridotti livelli di lipoproteine ad alta densità (HDL) con innalzamento dei rischi cardiovascolari. Inoltre è possibile che si verifichi una steatoepatite non alcolica, apnee notturne, ansia e depressione, anomalo sanguinamento uterino e incremento del rischio di carcinoma dell'endometrio. La diagnosi si effettua per esclusione di altre possibili patologie dopo aver considerato ogni sintomo e risultati di esami. La palpazione manuale della pelvi può rivelare masse anomale e tramite analisi di laboratorio si misurano i livelli ormonali e il profilo lipidico del sangue. Inoltre è utile il test di tolleranza al glucosio. L'esame ecografico mostrerà le eventuali anomalie delle ovaie e del rivestimento dell'utero.
La terapia della sindrome dell'ovaio policistico prevede una modifica dello stile di vita con riduzione del peso corporeo mediante una corretta alimentazione e un regolare esercizio fisico. L'obesità e la sedentarietà infatti peggiorano la resistenza all'insulina. Il dimagrimento può anche ridurre gli ormoni androgeni e far tornare l'ovulazione. La cura farmacologica può comprendere l'assunzione della pillola anticoncezionale contenente estrogeni e progestinici, la quale riduce gli ormoni maschili, riduce i rischi di cancro ed evita sanguinamenti anormali. Il farmaco metformina riduce la resistenza all'insulina e ne abbassa i livelli nel sangue, favorendo ovulazione e ciclo regolare, insieme al clomifene. In alcuni casi vengono prescritte anche le gonadotropine FSH e LH e letrozolo. Lo spironolattone contrasta gli androgeni e riduce i peli sul corpo.
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