Ciascuna crema solare contiene un filtro di protezione che può essere di tipo fisico o chimico. I filtri fisici sono veri e propri schermi che riflettono i raggi solari e quindi essi non vanno a colpire il nostro corpo in profondità. I filtri chimici, invece, agiscono attraverso delle reazioni che vanno ad agire sulle radiazioni stesse, bloccando la penetrazione di esse negli strati più interni della pelle. I più diffusi sono i filtri fisici con i quali si determina il fattore di protezione che troviamo espresso sotto forma di numero in ciascuna crema solare. Con il termine SPF si indica infatti il fattore di protezione espresso in numero che potete però anche trovare esplicitata con le diciture “ protezione bassa”, “protezione media” e “protezione alta”, le quali vi possono aiutare meglio nella scelta del vostro solare, poiché coi numeri spesso so va in confusione, essendo una protezione alta espressa con più numeri.
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Quante volte ci siamo chiesti perché dopo gli stessi tempi di esposizione ai raggi ultravioletti la nostra amica ha un colorito più bronzeo e brillante del nostro. Non c’è da invidiare l’una o l’altra pelle bronzea perché ciascuno di noi si abbronza diversamente a seconda del fototipo al quale appartiene. La quantità di melanina presente nelle cellule della nostra pelle è diversa in ogni individuo e l’abbronzatura è una nostra caratteristica personale come qualsiasi altra nostra prerogativa. Ci sono individui che hanno pochissima melanina e neanche mangiare tutto l’anno cibi che sono amici dell’abbronzatura non aiutano a restare un po’ di più in spiaggia. Le persone che appartengono al primo fototipo non possono assolutamente restare troppo al sole perché si scottano subito. Le persone che invece si abbronzano poco e si scottano subito perché hanno la pelle chiara, ma non proprio chiarissima come gli individui appartenenti al primo fototipo. Per chi appartiene a questi primi due fototipi è indispensabile utilizzare una crema solare che contenga dei filtri protettivi dai raggi UVB, poiché l’esposizione ai raggi ultravioletti non corretta può portare non solo a rossori e bruciori, ma anche alla formazione di bolle con infezioni, ad insolazioni, a febbri alte. Il fattore di protezione deve essere alto. Per le persone appartenenti al primo fototipo e per i bambini soprattutto occorre un 50 e anche 50+, sebbene sia fondamentale ricordare che bisogna associare l’uso di una crema solare ad un’esposizione minima ai raggi ultravioletti. La protezione numero 30 e 20, le quali vengono considerate protezioni medie, vanno bene per il secondo fototipo. Anche chi si abbronza gradualmente e ottiene un bel colorito scuro ( fototipo 3) o chi invece si abbronza subito e ottiene un colorito scurissimo (fototipo 4) deve usare una crema solare protettiva e idratante, sebbene può scegliere fattori di protezione più bassi.
L’azione della crema doposole è quella di permettere alla pelle di “riprendersi” dopo l’esposizione solare. Esse sono nutrienti ed idratanti e molte contengono anche dei costituenti che aiutano ad alleviare qualche lieve bruciore. La crema doposole combatte i danni che la pelle ha subito col sole e anche con il vento che in spiaggia è sempre in agguato. La crema doposole aiuta a contrastare la comparsa dei radicali liberi che sono la causa maggiore dell’invecchiamento cutaneo. L’azione nutritiva delle creme doposole aiuta a ristabilire l’equilibrio della pelle e quindi evita che si formino radicali liberi. Come per le creme protettive anche il doposole va scelto in base al vostro tipo di pelle e soprattutto in base all’azione che volete che compia. Ci sono quelli lenitivi, rinfrescanti, solo idratanti e nutrienti e così via. L’importante è usarne uno che si addica alle vostre esigenze per continuare a curare la pelle anche dopo l’esposizione al sole.
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