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Il ginkgo biloba attualmente è molto utilizzato per una serie di impieghi: il legno della pianta, di colore giallastro, è parecchio utile per la costruzione di alcuni mobili, anche se non risulta essere particolarmente resistente. I semi invece, sono molto utilizzati in cucina. La popolazione cinese e quella giapponese, li usa per speziare alcuni piatti, o come contorni. Essendo molto alta e fisicamente bella e prestante, il ginkgo biloba, è usata anche come pianta ornamentale, infatti, la si trova spesso nei parchi e in grandi spazi aperti. Infine, le sue foglie, sono parecchio utilizzate ai fini farmacologici, per le loro proprietà benefiche. Le foglie del ginkgo biloba infatti, sembrano contrastare le problematiche relative alla memoria. Dalla foglia vengono ricavati infatti gli estratti per produrre diversi prodotti, ad oggi ritrovabili facilmente sul mercato, che vengono utilizzati proprio per aumentare le capacità mnemoniche. Il ginkgo biloba è infatti molto utilizzato per contrastare (seppur minimamente) la malattia dell’Alzaimher. Non esistono ancora oggi prove scientifiche , che possano testimoniare l’attendibilità dei benefici di questa pianta sugli esseri umani. La ricerca sta però continuando a metter a punto per prove ed errori, le qualità inconfutabili di suddetta pianta, che la tradizione e il tempo stesso, ci hanno tramandato. I risultati positivi di molte ricerche hanno confermato il riscontro positivo di questa pianta sulla memoria, sul ricordo, sull’apprendimento e sulla concentrazione. Inoltre, la pianta di ginkgo biloba è parecchio utile per il sistema linfatico venoso, in quanto favorisce e migliora notevolmente la circolazione sanguigna. Molto utile per contrastare problemi relativi allo stress, all’udito (il ronzio dell’orecchio); è inoltre usato come antiinfiammatorio, e contrastando i radicali liberi, tende anche a combattere i segni del tempo, come le rughe.
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In linea di massima, tutte le proprietà di questa pianta sono state scoperte secoli fa. Il ginkgo biloba, veniva usato già dai monaci cinesi, (dai quali veniva coltivato), per i motivi sopra elencati, oltre che per la sua sacralità. La pianta veniva infatti considerata alla stregua di un farmaco, per le sue numerosissime proprietà. In Oriente infatti, aveva in passato, ed ha tutt’oggi, una grandissima importanza. In Occidente, solo negli ultimi tempi il ginkgo biloba ha conosciuto larga ed ampia diffusione. La pianta viene considerata sacra per le sue foglie, ma non per i suoi semi, che invece possono risultare anche parecchio nocivi per l’uomo. Le foglie di ginkgo sono ricchissime di flavonoidi, sostanze che contrastano l’attacco dei radicali liberi, che causano l’invecchiamento cutaneo in primis, e numerose altre patologie. I radicali liberi infatti, da sempre nemici dell’organismo, possono essere stimolati nella loro produzione e di conseguenza nel loro proliferare, da un’alimentazione scorretta, da uno stile di vita inadeguato e poco regolare e persino dallo stesso inquinamento atmosferico. Oltre a causare l’insorgenza delle rughe d’espressione, difficilissime da combattere, i radicali liberi, costituiscono una della principali cause di patologie anche incurabili come il tumore. Gli estratti delle foglie di ginkgo non risultano essere terapeutici, (una cura naturale non può certamente distruggere forme tumorali aggressive), ma può certamente ridurre le probabilità di contrarre patologie gravi come quella sopra citata. Anche per quanto concerne l’apparato linfatico venoso, gli estratti di questa pianta, hanno palesato le loro caratteristiche benefiche. Le pareti venose infatti, grazie a questa pianta, tendono a rafforzarsi, favorendo in questo modo l’allontanamento di alcune patologie riguardanti la circolazione sanguigna. Chi soffre di vene varicose, capillari delicati e cellulite, può fare uso del ginkgo biloba per migliorare la circolazione e prevenire o anche curare patologie fastidiose a livello estetico e salutare. La cellulite, ad esempio, rappresenta ad oggi uno degli inestetismi maggiormente fastidiosi per la popolazione femminile. La pelle a buccia d’arancia, infatti, va contrastata essenzialmente con una cura naturale, che si basi su una corretta alimentazione che includa anche sostanze che migliorino l’apparato linfatico. La cellulite infatti nella maggior parte dei casi è causata da un malfunzionamento del sistema linfatico stesso che favorisce il ristagno liquido e la formazione delle adiposità.
Questa pianta, dagli effetti quasi miracolosi, è parecchio utilizzata anche per contrastare il galoppare di alcune malattie come l’alopecia e la calvizie. Problema parecchio diffuso soprattutto nell’universo maschile, a volte anche in età adolescenziale, l’alopecia e la calvizie, causano problemi anche sociali. La perdita dei capelli, infatti, comporta una mancata autostima, una mancata capacità di relazionarsi, una mancata capacità di accettare la propria immagine. Per contrastare questo tipo di malattia, è importante cercare di conoscere la sintomatologia: il ginkgo biloba, se assunto nelle dosi giuste, tende a stimolare la crescita pilifera, migliorando gradualmente anche l’estetica. Poiché risulta essere molto indicato per la concentrazione e la memoria, gli estratti di questa pianta, sono maggiormente consigliato ai giovani e agli anziani. Ai primi, per portare al meglio le qualità cognitive, ai secondi, per contrastare fenomeni come la demenza senile. Molto utile, risulta essere anche per combattere fenomeni di depressione e stress, e per coloro che soffrono di problemi di respirazione. Solitamente il ginkgo biloba, viene somministrato sotto forma di compresse che possono essere acquistate in erboristeria. Il costo è accessibilissimo a chiunque, infatti non supera i dieci euro. Una cura effettuata in maniera corretta, prevede l’utilizzo delle compresse di ginkgo per circa due mesi consecutivi; le compresse andranno ingerite almeno una volta al giorno. Se gli effetti risultano positivi, la cura deve continuare ed essere interrotta solo per un periodo breve (non superiore ai trenta giorni). Come sottolineato sopra, l’assunzione di queste compresse, viene consigliata ai giovani/adulti e agli anziani; di contro è fortemente sconsigliata nelle donne in dolce attesa, nei bambini e nelle persone che presentano patologie particolari. Non sono stati riscontarti pericolosi effetti collaterali dopo l’assunzione. Se le dosi sono errate, si possono manifestare casi di diarrea, mal di testa, vomito. Chi soffre di epilessia, non deve assumere suddette compresse, poiché potrebbero causare convulsioni.
Abbiamo visto quali sono alcune tra le proprietà e i benefici che la pianta di ginkgo biloba può donarci ma ne esistono anche altre, legate alla sfera sessuale. Il ginkgo biloba è una pianta afrodisiaca, in grado di migliorare le prestazioni sessuali di uomini e donne. Secondo gli studi effettuati la pianta sarebbe particolarmente adatta a chi manifesta problemi di erezione e di impotenza e in generale aiuterebbe tutti i soggetti con problemi legati alle disfunzioni sessuali. Assumendo la dose consigliata di ginkgo biloba (60 mg al giorno) per un periodo di circa un anno, i miglioramenti sono stati impressionanti tanto che la metà dei soggetti analizzati ha risolto completamente il problema di impotenza. Anche per le donne i benefici sono soddisfacenti: i principi della pianta permettono di ritrovare il desiderio sessuale perso a causa di depressione, stress, nervosismi e altre disfunzioni sessuali e migliorare quindi i propri amplessi.
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