Cerfoglio

Il cerfoglio

Il nome botanico del cerfoglio è Anthriscus cerefolium. Si tratta di una piccola pianta aromatica annuale originaria del Medio oriente. Già gli antichi Romani utilizzavano questa pianta, sia come medicinale, sia in cucina, questo ha portato questa pianta a diffondersi allo stato selvatico in tutta l'area mediterranea. Si tratta di una pianta utilizzabile anche nella preparazione di vari piatti, che ha un aspetto molto simile al prezzemolo, ma con un aroma molto più pungente. Il cerfoglio in cucina si utilizza fresco, in genere sminuzzato e cosparso a fine cottura sugli alimenti, o anche sulle insalate estive. In erboristeria lo si utilizza invece secco, per creare infusi o anche per pomate e creme. L'utilizzo in erboristeria è prevalentemente come infuso depurativo, ma lo si può utilizzare anche nelle creme per la pelle grassa e acneica o per le pelli delicate. Il succo fresco si utilizza contro la tosse grassa e secca. Viene ampiamente usato anche nella preparazione di rimedi omeopatici.
Cerfoglio

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Coltivare il cerfoglio

Foglie di cerfoglio Oltre a poter essere acquistato in erboristeria, o sotto forma di globuli omeopatici, il cerfoglio può anche essere coltivato nell'orto di casa, o in vaso sul terrazzo. La pianta è molto simile al prezzemolo anche per forma e dimensioni, in genere quindi non supera i 25-35 cm di altezza. Per coltivare questa pianta è utile seminarla direttamente a dimora, dopo che le ultime gelate invernali sono ormai un ricordo. Se il clima si mantiene fresco è opportuno riparare la zona della semina con dell'agritessuto, che consenta comunque all'umidità di raggiungere il terreno. Dopo che i germogli hanno cominciato il loro sviluppo e le minime notturne si sono innalzate, è possibile rimuovere la protezione, per lasciar crescere liberamente le piantine. Predilige luoghi mediamente soleggiati; per le piante coltivate in vaso è opportuno evitare di lasciarle all'asciutto per lunghi periodi di tempo, soprattutto durante l'estate. Per questo si preferisce tenere i vasi a mezz'ombra. Si annaffia il terreno quando risulta ben asciutto, evitando gli eccessi.

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Il cerfoglio in erboristeria

Fiori di cerfoglio Visto che questa pianta è molto diffusa in area mediterranea è da molti secoli che la si utilizza comunemente, anche in erboristeria. Se ne usa l'intera parte aerea, sia fresca, sia essiccata. Il periodo migliore per raccogliere il cerfoglio è l'estate piena, possibilmente nelle ore serali. Una volta raccolte le foglie si essiccano e si mantengono in vasetti a chiusura ermetica fino all'anno successivo. Con il cerfoglio essiccato si possono preparare decotti e infusi, particolarmente utili per la loro azione depurativa. Questa pianta infatti contiene elevate quantità di sostanze antiossidanti e di sali minerali. L'infuso si prepara con acqua bollente, lasciandovi le foglie secche per circa 10 minuti prima di consumarlo. Le foglie triturate, o anche l'estratto, si usa nella preparazione di pomate contro gli arrossamenti e le problematiche cutanee di ogni tipo. Oltre a questo con le foglie fresche si può preparare un succo, molto utile per combattere la tosse.


Cerfoglio: Il cerfoglio in omeopatia

Cerfoglio selvatico L'omeopatia non agisce nel modo classico della medicina tradizionale. Per questo motivo non è possibile indicare le malattie contro cui si possono utilizzare i granuli di cerfoglio. La terapia omeopatica non comporta l'utilizzo di principi attivi, in quanto i prodotti naturali utilizzati per la preparazione della maggior parte dei rimedi omeopatici sono diluiti fino a non avere più al loro interno alcuna traccia della sostanza iniziale. Tale operazione si effettua dinamizzando il composto, che quindi eredita dal principio attivo le sue proprietà. Maggiore è la diluizione e maggiori saranno anche gli effetti del rimedio. Il principio di fondo dell'omeopatia è quello che utilizzando sostanze che causano uno stato patologico simile a quello manifestato dal soggetto, il suo sistema immunitario ne viene rafforzato, portando quindi alla guarigione. Ogni rimedio è utile per un singolo soggetto per stimolare la guarigione da un particolare disturbo. Per trovare il rimedio corretto è necessario contattare un omeopata, in quanto l'omeopatia non è un tipo di automedicazione.



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