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Esistono nel nuoto diverse discipline, anche se in realtà è più corretto chiamarle diverse tipologie di stile. C'è lo stile libero, il dorso, la rana e la farfalla (quest'ultimo però è anche definito delfino). Se quindi sentite parlare molto spesso di stile delfino si fa rifermineto a quello farfalla, il concetto insomma non cambia. Tra questi stili proprio quello a farfalla è considerato il più faticoso, questo perché deve esserci un'estrema coordinazione tra gambe e braccia che si muovono in maniera simultanea verso l'alto. E' il classico movimento che fanno i delfini quando escono dall'acqua, la sensazione dello stile a farfalla in effetti è proprio questa. Non si tratta inoltre di uno stile che tutti possono praticare, c'è la necessità di aver superato vari livelli di coordinazione e di esperienza per eseguire correttamente questo stile a farfalla. Il nuoto è formato da vari livelli si parte insomma da quello base dove si insegnano le tecniche di respirazione in acqua e lo stile libero, per poi passare a concetti più complicati dalle virate agli stili più complessi come quello della farfalla. Un nuotatore per poter arrivare a questo punto finale dovrà quindi avere una forte base di esperienza, da non trascurare nemmeno lo sviluppo dei muscoli. Si necessita di una grande potenza muscolare per poter garantire uno stile farfalla degno di questo sport. La preparazione fisica deve essere quindi pressoché ottima, poi spazio anche ad una perfetta coordinazione motoria in acqua.
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Quando avrete raggiunto senza alcun problema questi importanti obiettivi, si può passare ad imparare la tecnica della farfalla nel nuoto. Da dire che questo stile oltre ad essere il più difficile da praticare e il più faticoso, garantisce un grande consumo calorico. Sicuramente tra i vari stili questo è quello più consigliato se si vuole essere perfettamente in forma e bruciare qualche caloria. Ovviamente come sempre deve esserci abbinata un'alimentazione corretta per poter praticare questo sport ed è sempre bene non immergersi in acqua subito dopo mangiato. Quando avete un allenamento di nuoto è consigliabile mangiare almeno due ore prima e di non abbuffarsi. Ritornando a parlare dello stile farfalla è bene sapere che il movimento ondulatorio che si provoca in acqua deve essere estremamente naturale, quindi una conseguenza del corretto coordinamento tra braccia e gambe. Essenzialmente una buona coordinazione in questo stile farfalla è data principalmente da due fattori: ossia dalla corretta respirazione nel momento della bracciata e dall'assenza di pause. In poche parole la respirazione nello stile farfalla deve avvenire ogni due cicli di bracciata.
Nel delfino o farfalla tutti gli arti devono muoversi simultaneamente e in tal caso risulta importante anche il movimento delle gambe, come sempre però sono le braccia a garantire il risultato migliore, è sempre da questo punto che si effettua correttamente uno stile del nuoto. Le gambe tenderanno a muoversi simultaneamente partendo da una posizione distesa sott'acqua, poi con un colpo di coda, quindi piegando leggermente le gambe con il bacino che si alzerà , si avrà la spinta necessaria per partire. E' importante tenere presente come i colpi di gambe siano due per ogni ciclo di bracciata. La posizione dei piedi deve essere distesa e rilassata, non bisogna quindi irrigidirli, devono fungere come delle pinne. E' però dalle braccia che arriva la giusta potenza per muoversi al meglio in questo stile farfalla. La trazione ha inizio solo quando le braccia saranno ben sotto la superficie dell'acqua. Qui le braccia quindi saranno spinte verso il basso e si muoveranno verso l'esterno, si inizierà con un'entrata a braccia distese e poi nel momento in cui usciranno dall'acqua tenderanno a flettere i gomiti. Il lavoro delle mani è importante quando si immergeranno di nuovo le braccia in acqua, qui il palmo non deve poggiare sull'acqua, ma saranno i pollici i primi a fare il loro ingresso. I movimenti insomma non sono così semplici da effettuare e proprio per questo si necessita una grande preparazione iniziale.
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