crampi
I crampi sono determinati da una contrazione involontaria dei muscoli, ma possono interessare anche alcuni organi interni. Il crampo è fitto ed acuto, e comporta una serie di spasmi, che hanno una durata temporanea relativamente breve. Le cause che determinano la comparsa dei crampi e quindi del dolore, sono diverse, e si legano alla particolare manifestazione spasmodica del gruppo muscolare che manifesta dolore. La contrazione muscolare, tende a palesarsi quando la muscolatura è a riposo; quando la muscolatura non è in attività, la circolazione sanguigna tende a diminuire, comportando un conseguente abbassamento della temperatura corporea. Uno sbalzo termico improvviso, allo stesso modo, può essere causa di un’alterazione repentina delle temperatura, con una consequenziale riduzione della pressione sanguigna. La pressione e la temperatura dunque, sono le principali cause di contratture, di spasmi e di crampi. Fattore altrettanto influente, è una postura innaturale e forzata, che causa un rallentamento della pressione sanguigna, inducendo il crampo, ed il dolore. I crampi colpiscono frange d’utenza affette da patologie di tipo arterioso e venoso, o anche soggetti affetti da patologie specifiche relative agli arti e alla muscolatura. Possono manifestarsi anche a seguito dell’assunzione di specifici farmaci, che tendono a comportare effetti collaterali in particolare sulla muscolatura, o anche a seguito di uno sforzo eccessivo. I crampi, dunque, tendono a manifestarsi involontariamente ed improvvisamente. I crampi notturni, compaiono espressamente durante la fase del risposo: questi spasmi, compiscono maggiormente i polpacci e le braccia, e risultano essere particolarmente dolorosi, al punto da provocare l’improvviso risveglio de soggetto. Le cause che determinano suddetta tipologie di contratture improvvise, sono diverse: lo stress, o anche una cattiva postura, possono comportare un’alterazione della pressione sanguigna, o anche una semplice contrazione dovuta ai nervi poco distesi, che comportano l’indurimento muscolare. I crampi notturni, possono dipendere anche da una forma di disidratazione, o anche da carenze di alcuni oligoelementi come il calcio o il magnesio. In moltissimi altri casi, i crampi, tendono a colpire soggetti che sono affetti da patologie specifiche come l’ipotiroidismo, il morbo di Parkinson, o anche dal diabete e da patologie al fegato. In questo caso, però è importante sottolineare che non è la patologia in sé a determinare la comparsa dello spasmo, ma l’effetto collaterale dovuto dagli stessi farmaci assunti per curare la patologia persistente. Molti esperti del settore, consigliano a chi è affetto da suddetta patologia spasmodica, di effettuare esercizi di stretching due volte al giorno, anche prima di andare a dormire, e di bere una tisana rilassante riducendo contemporaneamente l’assunzione di caffeina. Altra tipologia di crampo è quella che colpisce una specifica frangia di persone: trattasi dei cosiddetti crampi occupazionali. Si manifestano a causa di una postura statica, o di movimenti ripetuti nel tempo, che tendono a comportare dolori articolari e muscolari, sul lungo periodo. Questi crampi, colpiscono prevalentemente i musicisti, o anche coloro che si occupano di lavoro da scrivania, ovvero soggetti che nel tempo conservano sempre la stessa postura o che effettuano sempre i medesimi movimenti.
Per ovviare a questa problematica, vengono suggerite delle terapie specifiche, che comprendono una fase durante la quale vengono effettuati specifici massaggi sulla zona interessata, o anche terapie più incidenti che corrispondono all’assunzione di antiinfiammatori e farmaci che inducono il rilassamento muscolare. I crampi tendono a colpire anche e soprattutto gli atleti: la causa è da addurre alla mancanza di riscaldamento, o alla mancanza di attività fisica, ad un movimento brusco improvviso, ad un trauma, ad un urto, o anche al peso corporeo. Fattori come l’affaticamento, la sudorazione eccessiva, la mancanza di forze, di Sali minerali, può comportare un dolore fitto e spasmodico, in particolare alle gambe, ma anche ad altri arti del corpo. Se si è in acqua e si ha un crampo improvviso, non bisogna forzare quell’arto colpito, ma cercare di rilassarsi, e di nuotare sfruttando lentamente gli altri, o rimanere a galla, respirando profondamente. Il crampo, tende a scomparire con un massaggio leggero, con un panno caldo posto sulla zona interessata e con uno stiramento leggero del muscolo. Se si tratta del polpaccio (che è il muscolo maggiormente colpito), è necessario stendersi a terra e sollevare le dita dei piedi verso il viso, tendendo ferma la gamba. Il campo assomiglia alla contrattura, ma rispetto ad essa presenta delle sostanziali differenze anche sul piano del tempo. Il crampo dura poche ore al massimo, la contrattura tende a scomparire ma presenta un tempo di guarigione maggiormente ampio. Le cure inoltre sono assolutamente diverse. Il crampo inoltre si presenta all’improvviso, la contrattura gradualmente.
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