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L’elettrostimolatore è lo strumento attraverso cui alcune zone del corpo vengono stimolate al movimento grazie all’uso di onde elettroniche a bassa frequenza. È formato da una parte che genera le onde elettriche alle quali si collegano cavi a loro volta collegati ad elettrodi che vanno posizionati sulla zona corporea interessata e i quali trasmettono gli stimoli elettrici. Gli elettrodi vanno posizionati in zone specifiche per fare in modo che l’elettrostimolazione avvenga con successo. Esistono, infatti, diversi programmi dell’elettrostimolatore così come ne esistono di diversi tipi a seconda del tipo di impiego che bisogna farne. I programmi che sono disponibili negli elettrostimolatori standard sono quelli di sviluppo muscolare che utilizzano frequenze a 75/100 Hz e alternanza di contrazioni e rilassamento muscolare. La stimolazione muscolare può avvenire anche a frequenze più alte , da 100 a 120 Hz, e serve a sviluppare una forza di tipo esplosivo. Le frequenze più base si usano per il rassodamento, la bonificazione e la capillarizzazione. Gli elettrostimolatori hanno già nei programmi divisi per numerazione o codice l’impostazione delle frequenze e, ovviamente, c’è bisogno di imparare in quali zone posizionare gli elettrodi. Molti elettrostimolatori hanno gli elettrodi che contengono già il gel che si usa come conduttore, per altri invece c’è bisogno di spalmare prima il gel e poi gli elettrodi. Gli elettrodi, a coppia, sono legati al cavo ed hanno, uno polo negativo e l’altro positivo ed è importante seguire le istruzioni perché se non posizionati bene l’elettrostimolazione non avviene in maniera adeguata. Gli elettrostimolatori per uso domestico sono più piccoli e facili da usare sebbene bisogni trattare piccole zone in ogni seduta.
L’elettrostimolazione è molto usato nell’ambito sportivo sia per quanto riguarda l’allenamento che per la medicina. I muscoli , infatti, attraverso l’elettrostimolazione sono portati a funzionare allo stesso modo che per la stimolazione che arriva dal cervello e i risultati sono pressappoco gli stessi. Con l’elettrostimolazione vengono stimolati al movimento solo determinati muscoli ed è quindi possibile andare a far lavorare un gruppo di muscoli per rinvigorirli ed aumentare la possibilità di riuscita nelle prestazioni fisiche. Allo stesso modo attraverso l’elettrostimolazione è possibile far lavorare dei muscoli durante il periodo di ripresa dopo un infortunio sportivo. In alcuni casi essa è associata agli esercizi di riabilitazione per accelerare il processo di ripresa e migliorare la circolazione. Per questo stesso motivo l’elettrostimolazione non viene usata solo dagli sportivi , per ciò che concerne l’impiego terapeutico. Aiuta anche nelle terapie per la riduzione del dolore perché l’elettrostimolazione favorisce l’aumento delle endorfine. In estetica l’elettrostimolazione è usata per stimolare il movimento muscolare e far diminuire la massa grassa. È vantaggioso per coloro che vogliono accompagnarlo all’attività fisica e soprattutto per le donne che con l’elettrostimolazione vogliono diminuire la cellulite rassodando le zone interessate eliminando grasso e migliorando la circolazione sanguigna. L’elettrostimolazione orientata al dimagrimento è efficace se accompagnata anche da attività fisica e un regime alimentare adeguato.
Se volete effettuare delle sedute di elettrostimolazione per uso puramente estetico potete decidere di comprare un elettrostimolatore da usare a casa e spendere dagli 80 ai 200/250 euro. Molto dipende dal tipo di uso che bisogna farne. Ce ne sono alcuni semiprofessionali che hanno programmi più sofisticati compresi quelli di defaticamento e decontratturanti. Anche i centri estetici usano elettrostimolatori a scopo estetico e potreste anche scegliere di prenotarvi delle sedute per essere sicuri di come posizionare gli elettrodi e farvi consigliare da una persona esperta sul tipo di trattamento. Per l’elettrostimolazione ad uso terapeutico bisogna rivolgersi a fisioterapisti esperti per le sedute da prenotare che costano sui 15/20 euro per trattamento. Gli elettrodi vanno posizionati in base alla zona da curare e frequenza e intensità regolati di modo che non si arrechi ulteriore danno ai muscoli.
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