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Il soggetto che si sottopone ad elettrocardiogramma sotto sforzo, viene preparato applicando sul suo torace e sul dorso alcuni elettrodi che consentono di rilevare gli impulsi elettrici inviati dal cuore alla macchina scrivente. Prima di tutto il medico rileva l'elettrocardiogramma basale in modo da avere dei dati di riferimento che stabiliscano il normale ritmo cardiaco del soggetto a riposo. In un secondo tempo si procede con l'aumento dello sforzo fisico, il soggetto inizia quindi ad utilizzare un cicloergometro (cyclette) o un treadmill (tapisroulant). Il test viene eseguito iniziando con un minimo carico che viene aumentato maggiormente con l'avanzare dei minuti portando il cuore al massimo sforzo. La macchina traccerà i battiti prima, durante e dopo lo sforzo rivelando la salute del cuore.
Elettrogardiogramma sotto sforzo positivo o patologico, significa che la macchina scrivente ha rilevato un'irregolarità nel battito cardiaco, si dice quindi che si è in presenza di segni elettrocardiografici ischemici. Il cardiologo valutata la gravità e individuata la causa, prescriverà dei farmaci anti-ischemici ed ulteriori esami diagnostici di accertamento dopo un tempo stabilito a seconda del caso. Se il risultato dell'ECG sotto sforzo si sono rilevati particolarmente gravi generalmente si opta per un esame più specifico: l'angiografia coronarica. Nel caso in cui l'elettrocardiogramma non rilevasse alcun segno di disfunzione cardiaca o aritmia evidente nonostante il paziente abbia segnalato sintomi come fitte al torace o dispnea, si procede ad eseguire ulteriori test per individuare il problema.
Definito un test sicuro, l'elettrocardiogramma sotto sforzo presenta però alcune controindicazioni in presenza di alcune patologie cardiache o polmonari. Le persone che non possono sottoporsi a tale esame diagnostico sono coloro che sono state colpite da un infarto al miocardio entro le 48 ore precedenti, chi soffre di stenosi aortica, angina pectoris o chi ha scompensi cardiaci in fase di instabilità clinica. I pazienti che hanno da poco subito un infarto o un'embolia polmonare devono lasciare passare un tempo che sarà quantificato dal medico di competenza, prima di sottoporsi all'elettrocardiogramma sotto sforzo in tutta sicurezza. Un'ulteriore attenzione si richiede in caso di soggetti sofferenti di miocardite o pericardite soprattutto se in fase acuta.
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