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In oltre cinquant'anni di osservazione di più di diecimila persone lo studio di Framingham è giunto alla identificazione delle cause maggiormente rilevanti di pericolo cardiovascolare: - l’ipertensione arteriosa, la quantità di colesterolo e di trigliceridi nel sangue; - il fumo; - l'obesità; - il diabete; - l’età; - il sesso; - l'inattività fisica; - i problemi psicosociali. Anche se la ricerca di Framingham ha rivolto l’attenzione a persone principalmente di ceppo caucasico, l'importanza dei principali fattori di rischio individuati in questo gruppo è stata dimostrata in altri studi su gruppi etnici e razziali differenti. L’esperienza di Framingham e le successive ricerche in vari paesi del mondo tra cui l’Italia, hanno contribuito a ridurre la mortalità per problemi cardiovascolari, scoprendo inoltre una nuova malattia denominata ischemia silente.
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Lo Studio di Framingham ha portato all’elaborazione delle carte del rischio cardiovascolare per determinare il rischio di un infarto del miocardio o un ictus nel corso di dieci anni, con la valutazione dei seguenti fattori: sesso, diabete, consuetudine al fumo, età, pressione arteriosa, quantità di colesterolo presente nel sangue. Precauzioni relative alla Carta del rischio: - deve essere utilizzata da un medico; - il paziente deve avere un’età compresa fra i 40 e i 69 anni e senza precedenti eventi cardiovascolari; - le donne non devono essere in gravidanza; - non si applica se la pressione massima supera i 200 mmHg e la minima è inferiore a 90 mmHg; - non si applica se il colesterolo totale supera i 320 mg/dl o è inferiore a 130 mg/dl; - gli esami di glicemia e colesterolo devono essere recenti (max. 3 mesi).
Anche il punteggio individuale ipotizza la probabilità di rischio di infarto o di ictus nel corso di dieci anni, sulla base di dati relativi a sesso, età, diabete, abitudine al fumo, pressione arteriosa, colesterolo totale e, in aggiunta, il colesterolo HDL e la cura contro la pressione alta. Considerando due dati in più, questo metodo è più approfondito rispetto a quello delle carte, che prendono in considerazione, per il colesterolo e la pressione, intervalli di dati mentre il punteggio individuale usa i valori specifici e si applica a una fascia di età più ampia (35-69 anni). La valutazione del rischio attraverso i due strumenti può risultare diversa. Le stesse precauzioni indicate per le carte valgono per il calcolo del punteggio individuale, che deve essere effettuato dal medico.
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