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Per quanto riguarda la fosfatasi acida, questa è caratterizzata da isozimi, ovvero quegli enzimi che svolgono gli stessi processi di catalisi, ma che presentano strutture diverse tra loro, perciò dette geneticamente eterogenei tra loro. Vi sono quattro forme di fosfatasi acida: lisomiale, macrofagica, eritrocitaria e prostatica. Per quanto riguarda la fosfatasi acida lisomiale si tratta di un isozima dimerico, ovvero presenta una struttura formata da due molecole chirali; la forma macrofagica è composta da 325 amminoacidi; quella eritrocitaria è una piccola molecola che non presenta alcuna modificazione post-traduzionale, cioè non presenta aggiunta di catene di carboidrati. Per quanto riguarda la fosfatasi acida prostatica o PAP, viene prodotta dalla prostata e la sua funzione viene svolta all’interno del secreto prostatico. Si trova anche all’interno di muscoli, fegato, milza e piastrine. In individui che presentano un tumore alla prostata, la quantità di tale enzima aumenta del 20%.
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Quando l’organismo presenta delle disfunzioni, questo sviluppa delle patologie. Valori anomali di fosfatasi acida possono essere indice di varie malattie. I valori normali negli uomini è fissato a 10 UI/L (unità internazionale su litro) mentre la fosfatasi acida prostatica deve essere inferiore ai 4.2 UI/L. Nelle donne invece il valore normale che deve essere presente nell’organismo è di 3 UI/L. Quando questi valori superano la normalità, si possono sviluppare carcinomi prostatici e ipertrofia prostatica. Inoltre c’è la possibilità di subire l’infarto miocardico. L’aumento di fosfatasi acida può essere indice di iperparatiroidismo. Eseguire regolarmente esami del sangue contribuisce a tenere sotto controllo la propria condizione salutare. Consultare il medico competente è fondamentale per far si che i valori si normalizzino e bisogna seguire attentamente le cure prescritte dallo specialista.
Per quanto riguarda la fosfatasi basica, è un isozima che si trova in ogni tessuto del nostro corpo. Una notevole concentrazione la si trova nel fegato, nei reni, nel dotto biliare, nella placenta, nelle ossa e nella mucosa intestinale. Durante la crescita e la gravidanza la quantità di questi enzimi aumenta pe questioni fisiologiche. Si riscontrano degli aumenti nei bambini e negli adolescenti, poiché in questa fase della crescita si ha una mutazione ossea. Quando in soggetti adulti, apparentemente sani, si ha l’incremento anormale della fosfatasi alcalina, tale condizione può indicare l’insorgenza di patologie quali carcinoma biliare, epatite, artrite o alterazione delle vie biliari. La diminuzione della fosfatasi alcalina fin al di sotto dei valori normali può essere causata dall’anemia, dall’ipotiroidismo o da una malnutrizione. Inoltre la menopausa causa la diminuzione di questi enzimi Ci sono casi in cui si ha una diminuzione di fosfatasi alcalina ed un aumento di vitamina B6. In questo caso si parla di ipofosfatasia, che è quella patologia caratterizzata dal difetto di mineralizzazione ossea.
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