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La pressione del sangue varia normalmente durante l'arco della giornata e può dipendere da vari fattori come uno stress emotivo, l'attività fisica o l'alimentazione. Quando questi sbalzi sono eccessivi al mattino si parla di ipertensione mattutina. Tuttavia se si aggiunge una situazione familiare o lavorativa particolarmente stressante fronteggiare un nuovo giorno aggiunge un carico emozionale notevole, capace di scatenare più frequentemente un attacco di cuore. Per chi soffre di pressione alta la mattina ma anche per chi non soffre di ipertensione vera e propria camminare regolarmente può ridurre la pressione considerevolmente fino a livelli valutati normali. Altre forme di prevenzione importanti sono il condurre uno stile di vita sano, avere una dieta equilibrata, evitare uso di tabacco e alcol e praticare una moderata attività fisica. Eventuali farmaci prescritti dal medico dovranno essere presi regolarmente.
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Alle persone che soffrono di ipertensione mattutina è consigliabile, come prima forma di prevenzione, misurare la pressione attraverso gli appositi misuratori che esistono in commercio, annotando ogni giorno le variazioni. E' stato ampiamente dimostrato infatti che i valori presi al mattino sono i migliori indicatori per un possibile rischio di infarto rispetto ai valori presi la sera. La pressione dovrebbe essere misurata circa un'ora dopo il risveglio e la sera, circa un'ora prima di andare a dormire. Anche la posizione è importante, è necessario sedersi con la schiena poggiata ed evitare di incrociare braccia o ginocchia. E' opportuno evitare di assumere cibo, caffè o tabacco almeno 30 minuti prima della misurazione. In base alle variazioni annotate il medico potrà modificare o meno il tipo di farmaci assunti.
I soggetti maggiormente a rischio di manifestare l'ipertensione mattutina sono tendenzialmente uomini o donne con un'età superiore ai 65 anni e chi soffre già di pressione alta. Altri individui a rischio sono pazienti colpiti dal diabete di tipo 1 o 2, soggetti sovrappeso o che fanno abuso di alcol o tabacco o chi presenta livelli di colesterolo alto. E' considerato pericoloso anche avere periodi di sonno molto prolungati accompagnati da tempi di risveglio più lunghi, anche un clima più freddo è stato dimostrato essere un altro fattore di rischio. Inoltre un giorno della settimana, il lunedì, sembra essere associato ad un maggiore numero di manifestazioni di attacchi cardiaci, probabilmente perchè per la maggior parte delle persone coincide con la ripresa dalla pausa lavorativa durante il fine settimana.
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