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Poiché esistono inoltre diversi tipi di polmonite (ad esempio quella virale, batterica o infettiva), anche i sintomi possono presentarsi con alcune variazioni; bisogna inoltre stare attenti a non fare confusione poiché alcuni di essi, come ad esempio il mal di gola e la tosse, possono essere indice di patologie molto più semplici e comuni. Se però si aggiungono difficoltà respiratorie, asma, respiro affannoso, febbre e brividi, è possibile che ci troviamo in presenza di una polmonite: bisogna quindi correre ai ripari, contattando immediatamente il medico.
In genere la polmonite batterica è più grave, con presenza di spossatezza, difficoltà nella respirazione e febbre anche molto alta; quando invece la polmonite è virale i sintomi compaiono più gradualmente e sono meno importanti.Tra i sintomi più rari della polmonite troviamo inoltre vomito, senso di stanchezza, dolore al petto o all'addome. Haddrells of Cambridge Miele di Manuka UMF 20+ | UMF20+/MGO 850+ | Puro e con CERTIFICATO UMF della Nuova Zelanda | (500g) Prezzo: in offerta su Amazon a: 124,95€ |
Per la polmonite esiste sempre una cura che nella maggior parte dei casi conduce a esiti positivi quando si è in giovane età e si gode di buone condizioni di salute. Se però ci sono già insufficienze cardiache e respiratorie o il paziente è anziano, curare la polmonite è più difficile e aumenta il rischio che essa porti a complicazioni anche molto pericolose.
La polmonite batterica richiede una cura a base di antibiotici, da svolgersi a domicilio, con abbondante somministrazione di acqua per combattere la disidratazione e sciogliere il muco nei polmoni. Quando si è invece in presenza di una polmonite di tipo virale, assumere già nei primi due giorni di comparsa dei sintomi dei farmaci antivirali può rendere meno grave l'infezione.La terapia va seguita correttamente, ricordando che interromperla in anticipo è molto pericoloso perché aumenta considerevolmente il rischio di ricadute, anche gravi. Il rispetto della cura consente alla maggior parte delle polmoniti di guarire in un arco di tempo relativamente breve: una o al massimo due settimane nei casi meno gravi; le visite di controllo non vanno trascurate poiché l'infezione potrebbe permanere anche in caso di miglioramento dei sintomi. Quando la polmonite è più grave spesso è necessario il ricovero in ospedale, soprattutto quando la malattia colpisce tipologie di pazienti a rischio, come neonati e bambini, anziani o soggetti con malattie del sistema immunitario.La polmonite può essere contagiosa e diffondersi in modo anche molto banale, ad esempio attraverso la tosse o gli starnuti. Esistono alcuni semplici accorgimenti per prevenirla, come starnutire o tossire in un fazzoletto, per far sì che i germi non si diffondano nell'aria; lavare spesso le mani; non usare piatti, bicchieri e stoviglie in comune con altre persone; evitare il contatto con persone malate di polmonite e, all'inverso, se siamo noi ad esserne affetti evitare la vicinanza con soggetti particolarmente fragili, come bambini o anziani.
Ammalarsi di polmonite è più frequente se già le nostre difese immunitarie sono basse: per questo è fondamentale seguire un regime alimentare sano, garantirsi un numero sufficiente di ore di sonno, evitare fumo e alcoolici e dedicarsi a una sana attività fisica, il che aiuta molto anche a ridurre lo stress.Dal momento che spesso la polmonite è una complicazione dell'influenza, bisogna fare il vaccino antinfluenzale e tutte quelle vaccinazioni che sono obbligatorie per i bambini.
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