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La maggior incidenza femminile è spiegata da una maggiore larghezza del bacino, la quale incide sull'angolo mediale del ginocchio che viene sottoposto ad un aumento di carico e pressione anche solo in deambulazione, oltre che in salita e discesa. Anche i soggetti diabetici sono spesso colti da questo tipo di infiammazione localizzata. Altra categoria di persone particolarmente colpita dall'infiammazione della zampa d'oca sono i fondisti e gli atleti molto giovani, perché praticano uno sport che, per motivazioni differenti, va a caricare in maniera eccessiva sul ginocchio sovrastimolando l'inserzione tendinea della zampa d'oca. Non vanno inoltre sottovalutate alcune condizioni predisponenti pre-esistenti e concomitanti, quali: traumi, retrazione dei muscoli della coscia, prominenza ossea sulla porzione mediale del ginocchio, valgismo e piede piatto.
La sintomatologia legata all'infiammazione della zampa d'oca è quasi esclusivamente algica e riferita alla porzione antero-mediale del ginocchio, con edema, gonfiore, aumentata densità del tessuto e dolore alla palpazione manuale. Il dolore si acuisce particolarmente nell'atteggiamento di salita e discesa delle scale e può presentare intenso dolore e rigidità articolare dopo un lungo periodo di riposo ed inamovibilità, come quella notturna. La diagnosi di infiammazione della zampa d'oca viene eseguita già attraverso una visita clinica specialistica, coadiuvata da esami strumentali diagnostici quali: ecografia e risonanza magnetica. Ceramol Base Lav' schiumog 400 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 15,65€ |
Il trattamento terapeutico prevede l'uso di antinfiammatori specifici, sia locali per uso topico, che sistemici per uso orale e un riposo prolungato, perché più si sottopone a sforzo l'articolazione del ginocchio, più il tendine tenderà a peggiorare la risposta infiammatoria. Anche la crioterapia offre importanti miglioramenti fisici, effettuata in sedute da 15 minuti l'una per il tempo necessario prescritto dal fisiatra. In alternativa altri importanti miglioramenti possono aversi utilizzando un cuscino posto tra le ginocchia durante il riposo notturno. Indispensabile è invece la perdita di peso per i pazienti obesi, pena la stabilità senza regressione del processo infiammatorio. Per i soggetti che hanno impossibilità a muoversi, non va mai trascurata la necessità di eseguire esercizi isometrici, onde evitare l'atrofia dei muscoli della coscia, soprattutto del quadricipite femorale. Spesso, infatti, una buona muscolatura può favorire la guarigione perché il carico viene scaricato maggiormente sulle grandi fasce muscolari piuttosto che sull'articolazione, sulla borsa sierosa e sul tendine.
Anche la fisioterapia offre buoni risultati terapeutici, sfruttando gli ultrasuoni per ridurre l'infiammazione locale della zampa d'oca. A scopo preventivo, gli atleti e coloro che praticano sport caricando particolarmente sull'inserzione antero-mediale del ginocchio, dovrebbero eseguire regolarmente lo stretching per migliorare l'estensione del legamento e dei muscoli estensori e flessori interni. A seguito di un episodio di infiammazione della zampa d'oca è fondamentale che il paziente segua anche una rieducazione dell'appiombo, della deambulazione e della corsa per evitare una riacutizzazione del problema. Una corretta biomeccanica del passo e della corsa, infatti, permette di ridurre al minimo le recidive, completando la fase della riabilitazione fisioterapica e della terapia medica.
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