La steatosi può avere cause genetiche, patologiche o alimentari. In caso di ereditarietà, è necessario effettuare il test del Dna per capire come sia stata possibile la trasmissione in linea di sangue. Tra i fattori che scatenano la steatosi epatica in primis c'è la cirrosi epatica, a sua volta provocata da malfunzionamento del fegato dovuto a etilismo. In questa forma di steatosi gli organi del corpo colpiti e danneggiati sono il fegato, i reni, l'intestino, la corticale renale e anche il cuore, che si affatica per le cattive condizioni generali con deperimento delle fibre muscolari miocardiche. Quando si è affetti da steatosi epatica, si interrompe il corretto meccanismo di metabolismo dei lipidi che il fegato è chiamato a svolgere. Nel preciso momento nel quale le funzioni epatiche sono compromesse, il fegato smette di gestire le sostanze tossiche immettendole così in circolo e danneggiando anche la circolazione venosa: si va così incontro ad una situazione di ipossia.
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Abbiamo visto che la steatosi è una condizione che interessa soprattutto il fegato e l'intestino e che può avere cause genetiche, patologiche o alimentari. Nel caso di steatosi epatica una delle cause è l'alimentazione eccessivamente calorica o l'abuso di alcol. Il corpo viene messo a dura prova dall'accumulo di grasso e di alcol che sovraccarica reni e fegato impedendo all'apparato epatico di metabolizzare a dovere i lipidi. La steatosi, in queste circostanze, è chiamata anche sindrome del fegato grasso, in francese fois grois. Fattori di rischio sono l'etilismo, l'obesità, alcune forme di diabete, il tabagismo e l'ipertrigliceridemia. Può sembrare un paradosso ma anche la malnutrizione, le diete troppo povere o una vertiginosa perdita di peso possono indurre alla steatosi epatica. I sintomi sono un ingrossamento evidente del fegato, percepibile a vista e sotto cute.
Quando la steatosi è già avanzata provoca un'infiammazione del fegato, una steatoepatite e causa danni ai tessuti epatici: l'organo diventa fibroso, duro, non trattabile e presto si arriva alla cirrosi. Per diagnosticare la patologia è sufficiente un'analisi del sangue o una radiografia che evidenzi i contorni del fegato grasso. Nei casi più gravi servono anche ecografia di fegato e reni o indagini più approfondite come la risonanza magnetica senza contrasto. Per alleviare la sofferenza, soprattutto in caso di steatosi da alcolismo, è indispensabile evitare l'alcol, anche in quantità minime e sospendere le cattive abitudini come il consumo eccessivo di caffè, sigarette, thè e bevande gassate. Un'alimentazione sana aiuta a far regredire la malattia, abbinata a sport, integratori alimentari di vitamine e farmaci che contribuiscono a metabolizzare i lipidi in eccesso nell'organismo. Rivolgetevi a un epatologo per diagnosi e cura.
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