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La tonsillite, ossia l'infezione di una od entrambe le tonsille, nel 70% dei casi è causata da virus. Adenovirus e rinovirus sono i patogeni più comuni in caso di tonsillite virali. Essi, infatti, sono anche i responsabili del comune raffreddore e, perciò, sono molto diffusi. Il virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi, può causare forme più gravi e difficili da curare di tonsillite virale. Anche l'HIV è annoverato tra i virus in grado di infettare le tonsille. I sintomi specifici della tonsillite virale sono spesso evidenti con la semplice osservazione: le tonsille risultano gonfie, arrossate, a volte ricoperte di fori superficiali dai quali fuoriesce una sostanza bianca. I sintomi aspecifici sono febbre inferiore ai 39°C, disfonia, mal di testa, dolore durante la deglutizione, nausea e malessere generale. Alla tonsillite virale è quasi sempre associata la congestione nasale.
I bambini sono particolarmente soggetti alle tonsilliti virali, anche a causa dell'ambiente scolastico. I virus, infatti, si trasmettono particolarmente bene in ambienti circoscritti, pieni di gente e caldi. La rimozione chirurgica delle tonsille, pur essendo un intervento relativamente semplice, non viene più effettuato con la stessa frequenza dei decenni passati. Si ricorre alla chirurgia, infatti, solo in caso di recidive particolarmente ricorrenti o complicazioni severe, come apnea durante il sonno. Le tonsille, infatti, anche se soggette a infezioni, svolgono un'importante funzione immunitaria. Gli antibiotici non sono efficaci nelle tonsilliti virali; la terapia farmacologica, perciò, serve solo a ridurre e controllare la febbre e il dolore. A tal proposito vengono somministrati paracetamolo e ibuprofene. Le tonsilliti virali regrediscono nel giro di 72 ore. Durante questo lasso di tempo è bene riposarsi e stare al caldo. Importante è curare l'idratazione, compromessa dalla febbre. Bevande calde e brodi, invece, sono in grado di alleviare il dolore locale, almeno momentaneamente.
È bene scoprire il più presto possibile la causa della tonsillite. I tamponi faringei spesso richiedono troppo tempo per i risultati di laboratorio. Nel caso delle tonsilliti batteriche, infatti, una tempestiva cura antibiotica è fondamentale. Per garantire la prescrizione di un trattamento veloce e adeguato della tonsillite, il medico, durante la visita, utilizza il punteggio di McIsaac. Il dottore, cioè, si appresta a verificare la presenza di 5 sintomi, assegnando il punteggio di 1 ad ogni esito positivo. Più il totale vicino allo 0, più è probabile si tratti di tonsillite virale; nel caso in cui il punteggio si avvicini al massimo, ossia 5, è bene iniziare il trattamento per la tonsillite streptococcica. I sintomi che il medico va a verificare sono: febbre maggiore o uguale a 38°C, assenza di tosse, presenza di rigonfiamenti a danno dei linfonodi sul collo, tumefazione e essudato tonsillare ed età compresa tra i 3 e i 14 anni.
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