Magnetoterapia

Magnetoterapia e principi di funzionamento

La magnetoterapia basa la sua azione sull'utilizzo dei campi magnetici a bassa frequenza. È una cura efficace e non invasiva che stimola la rigenerazione dei tessuti danneggiati per eventi di vario genere. La magnetoterapia è praticata per traumi del sistema osseo, muscolare, circolatorio e nervoso. I risultati sono pregevoli ma i principi della sua azione sono ancora da dimostrare con precisione e l'ipotesi più fondata si basa sul concetto di polarità delle cellule, considerate minuscole batterie. Nelle cellule sane la differenza di potenziale tra il nucleo interno e la membrana esterna varia da 70 a 90 millivolt, nelle cellule malate da 50 a 55 millivolt, se scende sotto 30 millivolt le cellule muoiono. La forza e l'efficacia della magnetoterapia sta proprio nell'azione di ricarica e rigenerazione del potenziale elettrico delle cellule ammalate.
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Cenni storici magnetoterapia

utilizzare magnetoterapia Su Atharvaveda, il testo sacro dell'antica religione indiana che riporta un trattato di medicina, si fa riferimento ai magneti e al loro utilizzo come mezzi terapeutici. Nella Grecia antica i medici facevano uso di anelli di metallo magnetizzato per calmare il dolore provocato dall'artrite. All'inizio del XVI secolo il medico svizzero e alchimista P.A. Paracelso ha iniziato gli studi sulle potenzialità terapeutiche del magnete, scrivendo nei suoi testi che qualsiasi parte dell'organismo umano guarisce più velocemente se viene esposto a campi magnetici. Il Dr. Samuel Hanemann (1755-1843), fondatore ufficiale dell'omeopatia, ha studiato i campi magnetici e raccomandato il loro uso terapeutico. Dalla metà del XX secolo l'interesse per la magnetoterapia e le sue applicazioni in fisiatria sono aumentate rapidamente in tutti i paesi del mondo.

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Applicazioni ed usi terapeutici della magnetoterapia

Ciondolo a magnetismo permanente La magnetoterapia fa uso di magneti e apparecchi di varie forme e dimensioni, cilindrici o a forma di parallelepipedo, di compresse, ciottoli, lingotti o fogli. Si utilizzano magneti come braccialetti, anelli, orecchini oppure inseriti nelle scarpe o negli stivali, materassi e cuscini o come bende intorno alle zone del corpo da curare. Ci sono due tipi di magneti, statici o permanenti e a magnetizzazione pulsata. I magneti permanenti hanno un campo magnetico stabile e sono commercialmente i più comuni, in quanto sono a bassa intensità ed utilizzati in autonomia e senza assistenza. Il magnetismo pulsato viene generato da apparecchi alimentati da una sorgente elettrica, si parla quindi di elettromagnetismo, hanno un campo magnetico variabile, consigliati per l'utilizzo sotto controllo medico.


Effetti collaterali e controindicazioni

controindicazioni magnetoterapia La magnetoterapia è considerata non invasiva e con effetti collaterali minimi riscontrati durante il trattamento. Sono state riportate segnalazioni di mal di testa e senso di vertigini quando la terapia magnetica ha interessato la zona della carotide per periodi prolungati di tempo e si sono notati segni di irritazione e leggero rossore nelle zone del corpo dove vengono posizionati i magneti.

Le controindicazioni alla terapia magnetica riguardano:

- le donne in gravidanza per salvaguardare il benessere del feto, anche se non esistono dati certi su eventuali effetti negativi;

- i portatori di un pacemaker che può essere disturbato dai campi elettromagnetici;

- persone con disturbi della circolazione del sangue, a rischio di sanguinamento a causa della dilatazione prodotta dai campi magnetici;

- persone sofferenti di pressione alta.




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