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Alcuni soggetti possono manifestare un dolore addominale dopo i pasti per abitudini alimentari scorrette e reiterate. In particolare, si tratta di persone che tendono a mangiare molto poco o a digiunare per lunghe ore al giorno, raggiungendo stati di fame poco gestibili e controllabili. Una volta di fronte al cibo, dunque, si ingozzano con voracità senza gustare e masticare correttamente gli alimenti, alterando così le fisiologiche sensazioni di sazietà. In questo modo è facile raggiungere quantità eccessive di cibo ingerito tutto insieme in un momento in cui lo stomaco si è ristretto per le lunghe ore di digiuno e non è pronto a dilatarsi per contenere tutto quello che è stato ingurgitato. La conseguenza immediata è dunque il mal di pancia dopo mangiato, che si può manifestare sotto forma di crampi addominali, scatenati dal tentativo gastrico di adattarsi ai nuovi volumi.
A causa del forte stress a cui la vita attuale ci sottopone quotidianamente, non bisogna escludere la possibilità che il mal di pancia dopo mangiato dipenda esclusivamente da fattori di ansia, tensioni e nervosismi accumulati nel tempo. Molte persone, infatti, tendono ad accumulare le proprie ansie, la rabbia e le preoccupazioni sull'addome, contraendolo involontariamente. Questa continua contrazione inconsapevole determina dolori addominali difficilmente associabili al nervosismo. Peraltro, uno stato psicologico sotto stress potrebbe anche condurre alla classica sensazione di stomaco chiuso, che difficilmente riesce ad adattarsi alle normali dilatazioni necessarie per accogliere il cibo ingerito. Qualora dunque il problema sia di natura psico-somatica, è fondamentale capire cosa determina questo malessere che si riversa sul corpo attraverso l'aiuto guidato di un professionista di settore.
Per risolvere il problema del mal di pancia dopo mangiato bisogna necessariamente ricevere una diagnosi medica che escluda le patologie più gravi e pericolose e permetta una terapia adeguata. Se il dolore addominale dopo i pasti è di origine nervosa, il percorso terapeutico dovrà essere sia clinico che psicologico, ma se la sua causa è esclusivamente organica, allora il protocollo terapeutico deve essere solo sanitario. Per attenuare i crampi ed i dolori nell'attesa di una diagnosi precisa, il paziente può assumere tisane calde a base di camomilla, melissa e finocchio, in quanto aiutano a raggiungere un maggior stato di rilassamento fisico ed emotivo. Nel caso di gastrite la terapia dovrà mirare all'assunzione di protettori gastrici, mentre se vi sono disturbi di digestione il medico prescriverà una cura a base di disintossicanti ed epatoprotettori.
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