Bruciore all'esofago

Cos'è il bruciore all esofago e quando si manifesta

L’esofago è un organo dalle sembianze di un tubo: è lungo circa 25-30 centimetri e largo 2-3 centimetri negli individui adulti, e collega la faringe allo stomaco. Si estende dietro la trachea e il cuore, passa attraverso il diaframma e sfocia nella regione superiore dello stomaco. La funzione dell'esofago non è semplicemente quella di trasportare il cibo masticato dai denti fino allo stomaco. Molto importante, tra le altre, è la sua attività lubrificante, grazie alla quale, le pareti interne si mantengono umide facilitando così la discesa del cibo. Inoltre, grazie alla presenza di uno sfintere, l'esofago si oppone all’entrata di aria nello stomaco durante la respirazione e alla risalita del contenuto gastrico nella cavità orale. Quando l'azione dello sfintere è insufficiente, il contenuto acido dello stomaco risale provocando la più comune delle patologie che hanno sede nell'esofago: il reflusso gastroesofageo, o comunemente bruciore all esofago.
Esofago

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Riconoscere i sintomi del bruciore all esofago

Localizzare bruciore La sensazione che provoca il reflusso gastroesofageo è una sensazione di bruciore nella bocca dello stomaco che sale verso l’alto, anche fino alla gola, mascella, braccia e schiena. Nei casi in cui il dolore è più acuto ed esteso può essere scambiato per dolore toracico o addirittura attacco cardiaco. La sensazione di bruciore all'esofago generalmente si verifica dai 30 ai 60 minuti dopo il pasto, o anche durante la notte, disturbando il sonno, perché la risalita dei succhi gastrici è favorita dalla posizione sdraiata.Le cause di questo fastidio possono essere molteplici: interne, come ad esempio un'eccessiva produzione di pepsina, cioè un enzima digestivo che si trova nello stomaco; oppure, esterne, come scorretta alimentazione, stress, fumo, infezioni. Inoltre il bruciore può essere causato o peggiorato dalla gravidanza o dall'assunzione di determinati farmaci.

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Come curare il bruciore all'esofago

Calmare l'infiammazione Qualora il bruciore all'esofago dovesse protrarsi per più di qualche giorno è necessario consultare il proprio medico che stabilirà il corretto e personalizzato trattamento da seguire. Nell’attesa, comunque, è consigliato rivedere le proprie abitudini alimentari, cercando di evitare caffè, bevande alcoliche, bibite gassate, agrumi, alimenti molto conditi, pomodoro, cipolla e cioccolato. È consigliato consumare pasti leggeri e attendere almeno 2 o 3 ore dall'ultimo pasto prima di andare a dormire, poiché da posizioni sdraiate gli alimenti esercitano con più facilità pressione sullo sfintere. Prima di rivolgersi al proprio medico, può essere utile anche consultare il proprio farmacista: esistono, infatti, comuni farmaci antiacido da banco che possono alleviare il dolore, come carbonato di calcio, bicarbonato di sodio, magnesio.


Bruciore all'esofago: I rimedi naturali

Infuso zenzero Per calmare il bruciore all'esofago, nell'attesa di parlarne con il proprio medico curante, si possono seguire alcuni rimedi naturali, i cosiddetti e sempre attuali rimedi della nonna. Tra i più efficaci, l'infuso di aloe vera, una pianta nota per le sue proprietà antibatteriche. In una tazza di acqua bollente, mettere due cucchiai della polpa contenuta nelle foglie, mescolare e aggiungere altri tre bicchieri d'acqua e bere l'infuso tiepido nell'arco della giornata. Ottimo anche l'infuso di zenzero, radice utilizzata come antibiotico naturale. Per prepararlo, aggiungere un cucchiaio di radice ad ogni tazza di acqua bollente. Ricordarsi di bere gli infusi ad una temperatura non troppo calda, per non irritare stomaco ed esofago. Per concludere, si consiglia vivamente di non sottovalutare i sintomi sopra descritti poiché a lungo andare la risalita di acido dallo stomaco all'esofago può portare a conseguenze anche gravi.



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