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Il morbo di Crohn è una malattia autoimmune, di cui ancora non si conoscono perfettamente le cause. Attacca l'apparato digerente in ognuna delle sue parti, anche se nella maggior parte dei pazienti la malattia causa problemi gravi soprattutto a livello intestinale. Visto che gli organi coinvolti nel morbo sono numerosi, i sintomi possono essere molto variegati e a diversi livelli di gravità. Molti pazienti che soffrono del morbo di Crohn ottengono la diagnosi in ritardo, in quanto non è facile riconoscere la causa dei sintomi avvertiti. Tra i sintomi più classici c'è la diarrea, seguita a periodi di stipsi; i soggetti però possono avvertire anche febbre, dolori addominali, presenza di masse all'interno dell'apparato digerente. In molti casi i primi sintomi preoccupanti sono dovuti al malassorbimento, che porta a carenza di alcuni nutrienti, con sintomi correlati a questo problema.
Visto che il morbo di Crohn colpisce l'apparato digerente, modificare la dieta dei soggetti colpiti può favorire l'attenuazione dei sintomi e le limitazione della comparsa di fasi acute. Chi soffre del morbo infatti in genere manifesta periodi con sintomi molto gravi, cui seguono periodi in cui il morbo sembra non causare troppi problemi. La dieta da utilizzare nella fase acuta interessa soprattutto i sintomi intestinali, ossia la diarrea e la necessità di defecare varie volte nel corso della giornata. Per evitare che questo avvenga chi soffre di morbo di Crohn deve assolutamente evitare le fibre durante le fasi di acutizzazione della malattia. Sono da evitare quindi frutta e verdura e qualsiasi alimento che contenga fibre, spezie di ogni genere, lattosio, zuccheri semplici, alcol, grassi in eccesso. In molti casi la dieta per il morbo di Crohn viene somministrata attraverso una sonda gastrica, fornendo al soggetto alimenti già pronti per un rapido assorbimento.
Mentre durante le fasi acute della malattia la dieta serve a contenere i sintomi più gravi, la dieta per aggirare il malassorbimento di alcuni nutrienti deve essere seguita per tutta la vita dei soggetti affetti dal morbo di Crohn. Spesso infatti tali nutrienti sono forniti in ampia misura anche durante le fasi cute. Quando la malattia è dormiente, e non causa sintomi di elevata importanza, i soggetti inseriscono nella dieta frutta e verdura in piccole dosi, possibilmente bollite. Tutti gli alimenti consumati non devono essere fritti, saltati in padella o rosolati: conviene piuttosto prediligere cotture che migliorano la digeribilità e l'assorbimento degli alimenti, come la cottura a vapore, la bollitura o le cotture sottovuoto a bassa temperatura. L'alcol e gli alimenti ricchi di lattosio sono da limitare, se non da eliminare totalmente. La dieta per il morbo di Crohn in fase cronica comporta anche l'assunzione di integratori a base di Vitamina B12, prodotti prebiotici, omega 3 e antiossidanti. Da evitare anche le fibre insolubili, come quelle contenute nei legumi e nella buccia di frutta e verdura.
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