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Il tonno è una buona fonte di questa vitamina, specialmente se parliamo di quello rosso. Questi pesci, come altri, sono infatti in grado di immagazzinarla nel loro tessuto adiposo fornendocene da 3 a 8 microgrammi per etto. Possiamo acquistarlo sia fresco dal pescivendolo, sia in lattina. È un alimento che piace a tutti ed è facilmente somministrabile a bambini e anziani perché tenero e privo di lische. Usiamolo da solo o come condimento per una pasta o un’insalata, aggiungendo un po’ di olio EVO e una fonte di calcio, per massimizzarne le proprietà.
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È l’unico prodotto non animale che ne contenga una quantità apprezzabile: da 3 a 9 microgrammi per etto. I migliori in assoluto sono i porcini essiccati lentamente al sole, ma vanno bene anche finferli e spugnole. Sono però alimenti scarsamente reperibili sul mercato, specialmente nella stagione invernale (quando l’integrazione dovrebbe essere maggiore). Puntiamo allora sugli champignon: normalmente non ne sono molto ricchi, ma esponendoli al sole dalle 2 alle 5 ore (e facendoli poi riposare all’ombra) otterremo un enorme incremento.
I piccoli pesci come acciughe e aringhe dovrebbero essere apprezzati e inseriti maggiormente nella nostra dieta: soprattutto se ancora provvisti del loro fegato sono una fonte importante di vitamina D (circa 20 mg all’etto) e anche di Omega 3. Usiamoli il più possibile nelle nostre pietanze: per condire i primi piatti, come antipasto sfizioso o ricaviamone, per i più piccoli, una crema da spalmare sui crostini. La loro sapidità renderà più buona ogni pietanza, permettendo inoltre una riduzione dell’uso di altri condimenti.
Anche in questo caso un pesce che è la dimostrazione di come i grassi non siano sempre nostri nemici. Proprio gli accumuli adiposi diventano una fonte primaria di vitamina D: fino a 20 microgrammi all’etto. Possiamo gustarlo crudo o affumicato, ma anche cotto: il calore non degrada assolutamente le molecole che ci interessano. È un altro prodotto molto versatile: ideale in antipasti, primi o come secondo. La tenerezza e il gusto delle sue carni, oltre all’assenza di lische, lo rendono ideale per tutte le età.
Per molti di noi è legato a brutti ricordi d’ infanzia. Però è, a tutt’oggi, la miglior fonte alimentare di vitamina D contenendone anche 200 µg all’etto. Con una modica quantità giornaliera possiamo raggiungere il nostro fabbisogno nutrizionale! In realtà, se conservato correttamente (in frigo e al buio) mantiene il suo originale e gradevole sapore di pesce; in alternativa possiamo optare per le capsule, semplicissime da ingoiare. Assumiamolo sempre con alimenti grassi (per facilitarne l’assorbimento) e in concomitanza con prodotti ricchi di calcio, vitamina E e K2.
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