Il sodio benzoato è presente naturalmente nei cibi come sale e artificialmente negli alimenti come conservante: possiamo regolarmente trovarlo in bevande, snack, alimenti precotti, nelle piante e in moltissimi prodotti di prima necessità. Ad esempio nel latte ci sono tracce di sodio benzoato pari a 6 milligrammi per chilogrammo mentre nello yogurt e nei formaggi ne troviamo da 12 milligrammi a 40 milligrammi al chilo. Anche la frutta contiene sodio benzoato fino ad un massimo di 14 milligrammi per chilogrammo mentre altri cibi come i legumi, le patate e i cereali ne hanno pochissimo. In qualità di integratore alimentare, il sodio benzoato ha effetti positivi ma soltanto se si rispettano le indicazioni sui dosaggi e se si abbina il trattamento con dieta leggera e sport. Quando acquistate le capsule, controllate il contenuto di sodio benzoato in milligrammi e scegliete dosi leggere pari a a 6 milligrammi per capsula: una al giorno può facilitare l'attivazione del metabolismo.
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Il sodio benzoato è una sostanza molto chiacchierata: il suo uso non è ufficialmente vietato, non ci sono studi scientifici che evidenziano con assoluta certezza la comparsa di effetti collaterali e non c'è prova di un legame tra l'assunzione di sodio benzoato e l'insorgenza di tumori. Ma è pacifico che abuso e dosi tossiche di sodio benzoato possano generale conseguenze indesiderate, anche gravi in molti casi. Il consiglio generale quando assumete integratori alimentari che contengono sodio benzoato è di rispettare alla lettera le indicazioni, evitando di superare le dosi massime consigliate e di finire nelle dosi tossiche. Il quantitativo massimo ammesso di acido benzoico è dello 0,1% in America, la soglia di tolleranza in Europa invece è tra lo 0,015 e lo 0,5% di sodio benzoato in forma di capsule. Questi numeri valgono per gli integratori alimentari ma anche per cibi, prodotti e bevande che contengono sodio benzoato. Alla comparsa di segnali d'allarme, non esitate a contattare il vostro medico di fiducia.
Oltre che nelle forma di integratori alimentari, possiamo trovare il sodio benzoato anche nei farmaci. Ricordiamo che il sodio benzoato non è vietato ma che un eccesso di questa sostanza può provocare effetti e danni a lungo termine, per cui facciamo attenzione anche nel caso dei farmaci. Molti medicinali, infatti, contengono abbondanti tracce di acido benzoico, parente stretto del sodio benzoato: di solito si tratta di prodotti per l'igiene orale, medicinali blandi come antidolorifici e antipiretici ma anche dentifrici. Il consiglio anche in caso è di controllare bene le etichette e i bugiardini dei farmaci e di verificare di non essere nelle dosi tossiche. Al massimo ogni giorno potrete assumere 30 milligrammi e non dovete mai prolungare i trattamenti a base di sodio benzoato per più di una settimana. Il sodio benzoato è molto concentrato anche in bevande gasate, bevande alcoliche e preparati liquidi industriale.
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