Le articolazioni del corpo umano sono rivestite da cartilagine, che le protegge dagli urti e bagnate da un liquido vischioso che facilita la fluidità del movimento. Il paziente affetto da osteoartrite presenta cartilagini sottili che possono anche arrivare a lesionarsi. Il maggiore attrito che si crea provoca dolore e rigidità. Gli integratori a base di glucosamina solfato possono essere utili per rendere più spessa e compatta la cartilagine e per prevenire la sua degenerazione. La maggior parte degli studi sull'efficacia del prodotto sono stati fatti sull'osteoartrite del ginocchio, ma i risultati sono positivi anche per il femore e per la colonna vertebrale. L'effetto analgesico della sostanza è spesso equivalente a quello dei FANS. Occorre però precisare che i farmaci agiscono in circa 2 settimane mentre l'integratore necessita di 1 o 2 mesi di tempo.
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Benché la glucosamina dia ottimi risultati in molte persone, alcuni ottengono scarsi benefici o nessuno. La spiegazione risiede probabilmente nelle variabili individuali dei pazienti che li portano a reagire diversamente a una stessa sostanza. Inoltre nei casi di artrite grave e cronica gli anziani e i pazienti molto pesanti spesso non traggono grande giovamento dal prodotto. Alcune ricerche mostrano che l'uso dell'integratore per lunghi periodi previene la lacerazione della cartilagine, oltre a ridurre la sintomatologia dolorosa. È probabile che la sostanza diminuisca il rischio di essere sottoposti a un intervento di ricostruzione totale del ginocchio. Il prodotto è utile anche nella riduzione del dolore causato dall'artrite temporo-mandibolare, fino a 90 giorni dopo la sospensione della terapia.
Le quantità di glucosamina solfato indicate per l'osteoartrite sono di 1.500 mg al giorno, in un'unica assunzione o divisa in tre dosi da 500 mg ciascuna. Quest'ultima modalità è consigliata anche per la cura dell'artrite temporo-mandibolare. Il prodotto è sicuro e solo in persone particolarmente sensibili può causare nausea, diarrea, stitichezza o bruciore di stomaco. In gravidanza e in allattamento, per prudenza, è consigliabile non utilizzare l'integratore, benché non ci siano studi che ne dimostrino la controindicazione. I pazienti diabetici possono utilizzare la sostanza ma sempre controllando attentamente la glicemia. Non ci sono prove che le persone allergiche ai crostacei possano avere problemi assumendo integratori derivati da questi animali. Non bisogna usare il prodotto insieme ai farmaci: warfarin, paracetamolo e alcuni chemioterapici.
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