vitamina C
La vitamina C, svolge per l’organismo numerose funzioni positive. Il suo assorbimento avviene mediante i cibi che la contengono, poiché il corpo umano, non è in grado di sintetizzarla, tranne che dalle ghiandole surrenali, che ne producono una quantità minima. Le principali fonti di vitamina C sono gli agrumi, limoni, mandarini, arance e pompelmi; oltre a questi, vantano un cospicuo quantitativo di vitamina C anche il ribes nero, le fragole, i pomodori, i peperoni verdi rossi e gialli, la lattuga ed i cavoletti di Bruxelles. La vitamina C è stata scoperta nel sedicesimo secolo, ma le sue specifiche proprietà, furono appurate solo nella prima metà del millenovecento, quando venne ricavata da alcune piante la sua stessa sostanza, volta a curare lo scorbuto, una patologia derivante dalla mancata assimilazione di sostanza vegetali. Prese il nome di vitamina C, anche se la nomenclatura iniziale, deriva specificamente dalla sua primaria funzione, ovvero quella di prevenire o curare lo scorbuto: la vitamina C viene in alternativa apostrofata come acido ascorbico. Il processo di assorbimento di tale vitamina, avviene mediante l’intestino tenue, assorbimento che tende a diminuire con l’avanzare della vecchiaia, o in presenza di alcune patologie relative a questo specifico tratto intestinale. Viene trasportata principalmente dall’albumina, come acido ascorbico e conclude il suo percorso nel citoplasma. Questa vitamina, a differenza delle altre, tende a depositarsi nel fegato e nelle ghiandole surrenali, dove viene stabilita la riserva della stessa: la carenza viene registrata a distanza di tempo, per cui non sempre è possibile associare suddetta carenza alla manifestazione di una conseguente patologia ad essa relativa. Le funzioni della vitamina C sono numerose ed importantissime: In primis, essa favorisce la sintesi del collagene, per cui, risulta una grande alleata per il rafforzamento di tutti i tessuti cartilaginei, ossei, e muscolari; la vitamina C favorisce la composizione della struttura di queste parti importanti dell’organismo, facilitandone la riparazione o anche la formazione.
La vitamina costituisce una potentissima barriera per il sistema immunitario, è infatti particolarmente indicata per combattere stati influenzali e sintomi da raffreddamento: essa stimola la produzione di anticorpi, per cui favorisce la prevenzione dall’attacco battericida e dalla possibilità di numerose patologie di diversa entità. E’ un potente antiossidante: questa specifica proprietà rende la vitamina C adatta a contrastare la formazione delle rughe d’espressione, e a favorire l’elasticità cutanea. L’acido ascorbico tende anche a favorire la produzione di interferone, contro l’attacco di virus, per cui tende a tutelare il fegato in particolare, effettuando una tutela in relazione al proliferare di virus e al peggioramento di alcune patologie epatiche. Altra funzione importantissima della vitamina c, è quella di favorire l’assorbimento del ferro, e di migliorare il trasporto di ferritina all’interno del sangue e dell’intestino stesso. Di contro viene ridotto l’assorbimento del rame, in parte problematico per l’organismo; riduce inoltre l’assorbimento di numerosi altri minerali ed oligoelementi, che se non secreti dall’organismo, potrebbero risultare tossici per il suo stesso funzionamento. La vitamina C, collabora insieme alla vitamina E per tutelare la pelle, e renderla con il passare del tempo maggiormente elastica, tonica e priva di rughe. Riduce inoltre l’assorbimento del fumo, quindi risulta essere positiva anche sul piano cardio-circolatorio. Un’eventuale carenza di vitamina C, non viene immediatamente registrata dall’organismo, se non dopo un paio di mesi: la sintomatologia, è però facilmente riconoscibile e determina spossatezza, stanchezza, inappetenza, mancanza di concentrazione, dolori ossei articolari e muscolari, nervosismo, facilità al contrarre infezioni e infiammazioni. Una carenza di vitamina c, non risulta essere pericolosa per i soggetti adulti, quanto per i neonati ed i bambini: una mancanza di vitamina, può determinare non solo inappetenza, nervosismo, amatomi, emorragie gengivali e problematiche ai denti, ma anche deformazioni ossee e tumefazioni muscolari e cartilaginee, che potrebbero provocare dei danni permanenti. Difficilmente registrabile è un eccesso di riserva di vitamina C: in questi casi, le conseguenze sono calcoli renali ed un eccesso di accumulo di ferro. E’ stato appurato che per le sue stupefacenti proprietà antiossidanti, la vitamina C, sia un potente antitumorale, in particolare dei tumori alla vescica. Se la vitamina C viene somministrata in surplus, per via endovenosa, di certo non elimina le cellule cancerogene, ma favorisce un allungamento e soprattutto un miglioramento della qualità della vita del paziente. Inoltre, la si può utilizzare come forma preventiva: contrastando virus e batteri, e aumentando le difese del sistema immunitario, la vitamina C risulta essere una vera e propria alleata del benessere e della salute.
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