Villocentesi rischi

Cos'è la villocentesi

La villocentesi viene considerato, in ambito medico, un esame di tipo invasivo. Si tratta del cosiddetto prelievo dei "villi corali", una tra le più precoci tipologie di diagnosi prenatale che esistano. Si effettua aspirando e sottoponendo ad analisi delle piccole quantità di tessuto coriale, importantissima parte costitutiva della placenta. L'esame, in particolare, ha l'obiettivo di prevedere se il feto può essere affetto o meno da alterazioni di tipo genetico o cromosomico. La villocentesi si effettua tra la decima e la tredicesima settimana di gravidanza, specialmente nelle categorie che sono definite a rischio. Queste sono le donne incinte con più di 35 anni, le madri con figli affetti da alterazioni cromosomiche o genitori che ne sono a loro volta portatori. La villocentesi, dunque, è importantissima per tutte le coppie a rischio in attesa di un figlio.
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Villocentesi rischi di aborto

Ricorstruzione di un feto in utero La villocentesi è un esame che, seppur ritenuto invasivo, è indolore ed è definito sicuro. Importante, però, sapere che i villocentesi rischi sono sempre possibili e che per questa motivazione è indispensabile conoscerli fino in fondo. Uno dei principali villocentesi rischi, quello che effettivamente fa più paura a tutte le coppie, è rappresentato dalla possibilità di aborto a seguito dell'esame. E' vero che accade raramente e che per prevenire quest'evenienza è altamente consigliato rivolgersi a strutture fidate e riconosciute, ma l'incidenza degli aborti dipende anche dalla tecnica utilizzata per effettuare la villocentesi. La tecnica transaddominale è la più sicura con un rischio medio del 2%. Si passa al 2,5% per le tecniche miste e si arriva all'8% per la tecnica transcervicale. Altri rischi sono le perdite e le contrazioni uterine, comunque normali se non eccessive.

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Villocentesi rischi per il feto

L'importanza dei test prenatali I villocentesi rischi non riguardano solamente la madre ma possono colpire anche il feto. Benché l'aborto sia strettamente correlato sia alla madre che al bambino, il rischio principale per il feto derivante dalla pratica della villocentesi è quello delle malformazioni che si possono originare. Quest'evenienza è davvero molto rara, ma può, purtroppo, accadere. Se la villocentesi è effettuata troppo precocemente, infatti, può andare ad influire molto negativamente sulla formazione del feto in quanto potrebbe non essere ancora terminato il delicato periodo dell'embriogenesi. I medici sono comunque molto cauti in merito in quanto conoscono benissimo questa tipologia di rischio. L'incidenza è più elevata nel primo trimestre di gravidanza e va scemando man mano che si va avanti con la gravidanza, arrivando ad annullarsi.


Prima e dopo

Svolgimento villocentesi Per affrontare al meglio l'esame e per limitare quanto più possibile i villocentesi rischi, è importantissimo adottare un giusto comportamento sia prima che successivamente all'intervento. Per quanto concerne il prima, occorre moderarsi al massimo e non essere eccessivamente in ansia. Dopo aver effettuato l'esame, è possibile sin da subito ritornare alle proprie attività quotidiane, avendo l'accortezza di non fare sforzi eccessivi e di evitare di avere rapporti sessuali per svariati giorni. Dopo circa un'ora dall'esame viene eseguita un'ecografia per verificare il battito cardiaco del feto. Di fondamentale importanza, per la futura mamma, osservare generalmente un paio di giorni di riposo. Non è assolutamente necessario utilizzare farmaci, eccetto nei casi di rischio di "corionamniotite".




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