La rimozione dei denti del giudizio è doverosa nei seguenti casi:
- quando sono affetti da carie, ascesso, pulpite o granuloma; - se il paziente soffre di mal di denti, causato dalla pressione del terzo molare sugli altri denti; - in presenza di affollamento dentale, perché rende difficile la pulizia quotidiana o la masticazione; - se il dente è scheggiato o rotto; - quando il dente del giudizio, ancora nella gengiva, preme sulle radici del dente vicino provocando infiammazione e dolore; - grave infiammazione gengivale (pericoronite) a causa del dente fuoriuscito solo parzialmente; - quando il terzo molare resta intrappolato nell'osso, senza poter spuntare, condizione che può causare ascessi, cisti, infezioni e carie; - infiammazione della gengiva a causa di uno scorretto posizionamento del dente. Disney Baby - Valenti&Co - Scatola Porta Dentini di Minnie Topolino in Argento ideata come Scatola dei Ricordi per i Denti da Latte della Bambina Prezzo: in offerta su Amazon a: 19€ |
Attualmente molti dentisti ritengono che i terzi molari debbano essere estratti preventivamente, per evitare problemi in futuro. Altri odontoiatri invece consigliano di rimuovere i denti solo in presenza di fastidi e patologie. Il professionista valuterà il singolo caso e, in base alle proprie considerazioni ed esperienza, deciderà se e quando intervenire. L'estrazione precoce offre una serie di vantaggi. Se il dente non è ancora spuntato, l'operazione è semplicissima rispetto a quella necessaria per rimuovere il dente già formato; il recupero della funzionalità masticatoria è rapido; i rischi di danno alle gengive e all'osso sono ridotti. In ogni caso, l'estrazione del dente del giudizio, essendo un intervento chirurgico, per quanto semplice, richiede sempre un'adeguata preparazione, per ottenere i migliori risultati e non avere complicazioni.
Il medico decide di intervenire chirurgicamente sul dente del giudizio attraverso un'accurata visita specialistica. L'esatta posizione del terzo molare, la sua salute e le relazioni con i denti vicini sono valutate mediante le radiografie. Prima dell'estrazione il paziente è sottoposto ad una completa pulizia orale, dovrà utilizzare un collutorio antibatterico nei giorni precedenti e di solito anche assumere antibiotici, per prevenire eventuali infezioni. L'operazione è svolta in anestesia locale ma è possibile anche effettuare quella generale. Può essere necessario applicare dei punti di sutura per evitare sanguinamenti post-operatori. Dopo l'intervento, la gengiva potrebbe apparire gonfia per uno, due o massimo tre giorni. Il risultato dell'estrazione dipende dall'esperienza del medico, dalla salute del paziente, dalle radici del dente e dall'osservanza delle precauzioni e dei consigli.
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