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Il sorriso è una delle più alte forme comunicative dell’essere umano, dunque su di esso, sono stati effettuati studi numerosissimi, e non solo. Del sorriso, parlano i poeti, gli scrittori, gli artisti, gli innamorati. Il sorriso manifesta uno stato emotivo, è dunque la perfetta personificazione di ciò che abbiamo dentro, nell’anima, che si nasconde, non si palesa, che non può essere vista. Il sorriso è l’esteriorizzazione di uno stato di serenità, di gioia, di felicità. Il sorriso è innato e spontaneo. Se si è felici, non si può fare a meno di avere un sorriso stampato sul volto. Il sorriso se vero e pulito, illumina il viso, ed illumina di riflessi anche chi sta intorno a chi sorride. E’ come un meraviglioso raggio di sole che si poggia sulla faccia di chi ha quest’espressione, che rende radiosi, belli, angelici. Il sorriso è dei mortali, ma dona a chi lo possiede qualcosa di etereo, di soprannaturale, di inspiegabilmente favolistico. Col sorriso esprimiamo felicità, anche assenso, comprensione, appoggio, complicità. Tutti questi sentimenti, fanno del sorriso uno strumento, un modo di comunicare altissimo ed unico, che sempre anche durante le fasi di evoluzione della comunicazione non verbale, ha conservato il suo standard di livello, essendo ancora oggi, il modo di dire qualcosa in silenzio più bello e semplice, più dolce e umano.
Il sorriso è anche seduzione. Sempre di più, sia donne che uomini si corteggiano con il sorriso. Si conoscono, o non si conoscono, e aprono un primo contatto visivo. Questo contatto dura un po’ di tempo, e non è accompagnato dal sorriso, poiché in questo particolare contesto, il sorriso ha un significato specifico. Nel corteggiamento, il sorriso è assenso, equivale ad un “si” . Se un uomo sorride ad una donna, vuole cercare di avvicinarla, e quindi la scruta, la fissa, la segue con gli occhi e si innamora, esplorandola da lontano, e le sorride infine. Lei di rimando, dirà di si ricambiando il sorriso, e stabilendo quindi la fine della comunicazione non verbale. Il sorriso può essere uno strumento, pulito come quello utilizzato nel corteggiamento, ma anche strumento di approccio malizioso. Il sorriso ha tante forme, si è evoluto nel corso del tempo, perdendo in parte anche la sua forma ludica, che col tempo ha lasciato spazio ad un altro aspetto, quello della seduzione. Chi vuole conquistare solo fisicamente una persona, utilizzerà un sorriso malizioso, ammiccante, sexy. Utilizzerà gli occhi, le gote, le spalle, i capelli, e la bocca, e si muoverà in sorrisi ed espressioni di chiaro corteggiamento sessuale.
Il sorriso ha quindi molteplici valenze. Il sorriso malizioso nell’approccio, ha una traduzione verbale idonea, significa: Si, sono qui; vieni a parlarmi; anche tu mi piaci. Dal modo in cui un uomo e una donna si guardano e si sorridono, si capiscono tantissime cose. Il sorriso malizioso, non è però solo quello del corteggiamento tra uomo e donna. La malizia può essere utilizzata anche in altri contesti. Ovviamente i significati intrinseci cambieranno completamente, acquistando nuove forme. In un contesto competitivo, il sorriso tra due persone, non è dolce e ammiccante, non è provocante, non è luminoso, ma nervoso, contratto, isterico, da sfida. Si sorride come a voler dire in silenzio all’altro: “ te la farò pagare”, e il senso inteso infatti è esattamente quello. Il sorriso però è anche ironia. Viene dunque utilizzato per sbeffeggiare, per ridicolizzare per sottolineare una domanda retorica. Se si litiga, si può sorridere di ironia: in questo modo si intende sopravvalere nel discorso mettendo in cattiva luce il proprio interlocutore, mostrando la piccolezza delle cose che dice, che fa, attraverso sorrisi e parole acuti. Il sorriso è dunque un’arma a doppio taglio, e proprio per questo una delle forme più alte di comunicazione. Il sorriso è bello, nel bene e nel male, ed è l’espressione che più portiamo dentro. E’ il riflesso di ciò che sentiamo, quello che lasciamo di noi agli altri, quello che degli altri resta dentro di noi. Il sorriso è complicità.
Non esistono sorrisi belli e brutti, ma esistono sorrisi più e meno espressivi, più o meno curati. Anche se sembra superfluo dirlo, il sorriso come tutte le parti del nostro corpo, può perdere di lucentezza, di valore di espressività: coinvolgendo anche la dentatura, il sorriso può spegnersi. I denti vanno curati tantissimo. Esistono regole precise, dettate dagli slogan pubblicitari ogni giorno che ci aiutano a non dimenticare quanto sia potente l’arma del sorriso, e quanto sia importante averla a posto. Le regole basiche da seguire sono:
1) Lavarsi i denti sempre dopo ogni pasto, partendo di un minimo di tre volte al giorno. 2) Spazzolare lentamente dall’alto verso il basso in modo da rimuovere tutto lo sporco e i residui di cibo presenti tra dente e dente.3) Spazzolare orizzontalmente in modo da formare la schiuma e pulire anche la lingua.4) Utilizzare uno spazzolino dalle setole dure5) Utilizzare un dentifricio idoneo, al fluoro.6) Utilizzare il filo interdentale7) Recarsi da un dentista almeno ogni sei mesi, per controllare eventuali disturbi.Tutti questi semplici suggerimenti sono fondamentali per avere denti sani e quindi un sorriso sano. Il sorriso è la prima forma di bellezza, soprattutto se sincero. E’ l’unica cosa, insieme all’aria e all’acqua, di cui proprio non possiamo e dobbiamo fare a meno. Sorridiamo dunque. Sempre di più!
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