Le cause della cervicalgia sono tutte da ascriversi ad un'infiammazione locale che innesca la risposta organica correlata al dolore. L'infiammazione, a sua volta, può essere provocata da un sovraccarico muscolo-tensivo legato a stati ansiosi e preoccupazioni che vengono involontariamente scaricati sulla zona cervicale, così come da ernie delle vertebre cervicali o discopatie locali. Meno frequentemente la cervicalgia può essere provocata da un movimento maldestro del collo, che comporta una distrazione muscolare: in questo caso il dolore è transitorio e non si ripresenta con una certa regolarità, rimanendo un episodio isolato. Nei soggetti anziani, invece, la cervicalgia può essere l'esito di artrosi relative alle vertebre cervicali che, infiammandosi per il processo degenerativo a cui sono soggette, provocano dolore cronico.
Il principale sintomo della cervicalgia è il dolore localizzato a collo, spalle e testa, con un coinvolgimento anche degli arti superiori. Il dolore che si instaura sul collo tende ad estendersi al capo sotto forma di emicrania, rendendo difficile lo svolgimento di qualsiasi incombenza quotidiana, poichè la testa pare schiacciata in una potente morsa costrittiva, mentre luci e rumori diventano molesti. Quando il dolore si proietta sulla porzione lombare della colonna vertebrale si ha difficoltà a rimanere seduto a lungo con la schiena dritta, così come a permanere per troppo tempo in posizione eretta. Spesso chi soffre di cervicalgia lamenta anche un dolore costante interscapolare, scatenato dall'involontaria contrazione muscolare che rimane in contrazione perenne, peggiorando la sintomatologia algica.
La terapia farmacologica per la cervicalgia può considerarsi a tutti gli effetti esclusivamente sintomatica, soprattutto se la causa scatenante è un fattore di ansia psico-somatica. Antinfiammatori e miorilassanti vengono prescritti all'occorrenza per allentare la tensione muscolare e controllare l'infiammazione locale. A lungo termine, invece, le terapie mirano ad agire con sedute fisioterapiche che rilassino i fasci muscolari interessati. Qualora sussistano situazioni di ernie locali la terapia è farmacologica e se si tratta di ernie particolarmente gravi, la soluzione è invece solo chirurgica. Nel caso di cervicalgia acuta il paziente può mitigare l'infiammazione con delicati e morbidi movimenti del collo in rotazione, flessione e flesso-estensione laterale, utili a ridurre la contrattura involontaria.
COMMENTI SULL' ARTICOLO