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Come detto il cuore ha una funzione di primo ordine per la salute umana, la sua corretta funzionalità però spesso è compromessa dallo stile di vita errato. Si parte come sempre dall'alimentazione, è questa che regola la salute dell'uomo. Negli ultimi anni si parla molto di colesterolo, questo è la causa di un eccessivo consumo di grassi e tende purtroppo a depositarsi in modo particolare nelle arterie, i classici canali dove il sangue viaggia nel nostro organismo. Quando queste si ostruiscono a causa del colesterolo, ecco che si ha un problema al cuore, con ictus, infarto e così via. L'unico modo per migliorare la circolazione sanguigna e quindi prevenire le varie patologie legate al cuore è svolgere attività fisica. Chiaramente come visto l'alimentazione ha un ruolo di primo piano in tutto ciò, se si continua a mangiare in modo errato ed a praticare lo stesso attività fisica non sussisteranno dei miglioramenti. E' invece indispensabile aiutare il nostro cuore ad essere sempre in salute e ciò è possibile attraverso la costante attività fisica che migliora i battiti cuore, ma soprattutto elimina il colesterolo in eccesso e previene anche la formazione del diabete.
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Proprio sui battiti cuore è interessante approfondire di più l'argomento. Quante volte insomma prima di iniziare una nuova stagione di allenamento fisico ci si sottopone alla classica prova di battiti cuore sotto sforzo. Questo è importante per capire fin dove questo muscolo dell'organismo umano è in grado di spingersi, oltre il quale chiaramente non bisogna assolutamente esporsi. I battiti cuore solitamente si regolarizzano quando si pratica attività fisica, il che significa che all'inizio, quando l'attività aerobica non è del tutto regolare, anche i battiti cuore saranno chiaramente diversi. Quante volte ad esempio durante uno sforzo fisico eccessivo si sente non solo la mancanza di fiato, ma soprattutto il cuore che sembra scoppiare. Qui evidentemente si è un bel po' esagerato con l'attività fisica, si è insomma andati oltre le proprie possibilità. I battiti cuore però, attraverso il costante movimento fisico, possono sempre più diminuire la loro frequenza, evitando poi di ritrovarsi nella situazione che abbiamo citato poc'anzi. Grazie all'allenamento aerobico si riucirà a migliorare la propria resistenza fisica e anche quella cardiaca. Normalmente una persona a riposo ha circa 70 battiti al minuto, anche se molto dipende poi dall'età e dal sesso. Le donne ad esempio hanno un maggior numero di battiti cuore rispetto agli uomini.
Nel campo dello sport è però importante conoscere i battiti cuore sotto sforzo, ossia la frequenza cardiaca massima oltre la quale non bisogna spingersi. Come possono essere a tal proposito calcolabili i battiti cuore sotto sforzo? La formula più semplice è quella di Karvonen ed è anche quella più utilizzata. In questo caso basta sottrarre alla cifra 220 il numero della propria età. Il risultato di questo semplicissimo calcolo è la cifra entro la quale bisogna mantenersi durante lo sforzo fisico. E' però piuttosto evidente come questa formula dei battiti cuore sotto sforzo sia un bel po' approssimativa. Molto dipende insomma dal soggetto in questione, non solo quindi dall'età, ma anche dalla sua capacità di resistenza durante lo sforzo fisico, così un soggetto di 50 anni può ritrovarsi a stare bene anche con 190 battiti cuore al minuto. A tal proposito esiste anche un'altra formula per poter calcolare in modo più specifico i battiti cuore sotto sforzo e si tratta della formula Tanaka. In questo caso la frequenza caridaca massima va calcolata seguendo questo semplice schema: 208,9- 0,7 per l'età. Per i soggetti che non sono molto allenati è bene far riferimento a queste fasce d'età e ai rispettivi battiti cuore entro i quali bisogna rientrare: fra i 20 e i 30 anni da 128 a 138, fra i 31 e i 40 da 125 a 135, fra i 41 e i 50 da 121 a 131 e fra 51 e 60 da 115 a 125. E' molto importante quindi conoscere le potenzialità del proprio cuore, ma in modo particolare mantenersi costantemente allenati, solo in questo modo si potranno prevenire determinate patologie.
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