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Stiamo parlando quindi di frequenza cardiaca, ma di cosa si tratta nello specifico? Essa non è altro che il numero dei battiti cardiaci che il cuore produce al minuto, tendenzialmente la frequenza cardiaca varia a seconda di alcune situazioni fisiologiche, l'età, l'attività che si sta svolgendo oppure lo sforzo fisico. Bisogna quindi tenere ben presenti determinati fattori per capire quando la frequenza cardiaca può essere un campanello d'allarme per la salute del nostro cuore. Cosa significa questo? Un bambino avrà una frequenza cardiaca diversa rispetto ad una persona anziana ed è bene quindi conoscere i parametri entro i quali essa sia corretta. I valori normali della frequenza cardiaca di un neonato oscillano da 80 a 180 bpm (battiti per minuto); nei bambini da 80 a 100 bpm; negli adolescenti da 70 a 120 bpm; negli adulti da 60 a 90 bpm, in quest'ultimo caso c'è davvero una minima differenza tra uomo e donna.
Bisogna però tener ben presente come la frequenza cardiaca possa variare a seconda di determinati momenti della giornata, quando ad esempio si dorme essa è bassa, dopo mangiato invece aumenta. Da non sottovalutare anche lo stress, l'attività fisica e un'emozione improvvisa, sono tutte situazioni che alterano la frequenza cardiaca e quindi non destano alcuna preoccupazione. E' bene quindi calcolare i valori della propria frequenza cardiaca quando si è a riposo, senza evitare particolari alterazioni dovute a fattori esterni. La frequenza cardiaca può essere misurata in diversi modi anche se non tutti sono considerati efficacissimi. Un modo alquanto semplice, ma molto approssimativo, è quello di misurare la frequenza cardiaca attraverso il polso. Più accurato invece è quello di ascoltare i battiti del cuore attraverso lo stetoscopio, anche se l'elettocardiogramma risulta essere in assoluto il metodo più sicuro.
Cosa accade quando la frequenza cardiaca è al di sotto o al di sopra dei livelli normali? Nel primo caso parliamo di bradicardia, nel secondo invece di tachicardia. La bradicardia non è considerata pericolosa in determinate situazioni fisiologiche, capita insomma che un o sportivo o un anziano abbia una frequenza cardiaca al di sotto dei livelli normali, ma questo non provoca assolutamente alcun fastidio o complicanza. La bradicardia grave invece può richiedere un intervento alquanto tempestivo che costringe nella maggior parte dei casi all'aggiunta di un pacemaker. Come per la bradicardia anche per la tachicardia esistono situazioni fisiologiche che non la fanno considerare pericolosa come la gravidanza, il consumo di caffè, l'alcol, disturbi gastrointestinali, lo stress e così via. Quando invece bisogna realmnete preoccuparsi? Quando ovviamente non sono queste situazioni a provocare tachicardia, ma essa è solo il campanello d'allarme per patologie molto gravi come l'insufficienza coronarica o l'aterosclerosi. In questi casi bisogna assolutamente rivolgersi ad un medico specialista che provvederà acurare tale situazione con alcuni farmaci.
La bradicardia e la tachicardia, come tutte le varie patologie, hanno dei sintomi ben precisi che possono farci ben capire come qualcosa nel nostro organismo non stia funzionando alla perfezione. Solitametne i sintomi della bradicardia sono: mancamenti, vertigini, forte senso di stanchezza, difficoltà respiratoria. Per quel che riguarda invece la tachicardia i sintomi principali sono: dolore al petto, palpitazioni piuttosto insistenti e fastidiose, svenimento e vertigini. Queste sono situazioni che si verificano perché il sangue non riesce ad arrivare normalmente a tutti i vari tessuti. La tachicardia può essere alquanto pericolosa perché può causare ictus ed infarto, è bene quindi quando si hanno tali sintomi di rivolgersi immediatamente ad uno specialista. Solitamente qualsiasi tipo di anomalia riscontrata alla frequenza cardiaca, escludendo le normali situazioni fisiologiche, necessita di un serio consulto con uno specialista. Quello insomma che è fondamentale è riuscire a capire perché ci siano dislivelli della frequenza caridaca, solo in questo modo si potrà provvedere con la cura più appropriata.
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