La scarsità dei carboidrati nella dieta giornaliera è solo una delle principali cause che inducono il catabolismo muscolare. Cause relative sono rappresentate da diete ipocaloriche e digiuni prolungati, che nella maggior parte dei casi stanno ad indicare sintomi di malattie, quali disturbi del comportamento alimentare (DCA). Anche lo stress gioca un ruolo fondamentale quanto al verificarsi di processi catabolici riguardanti la muscolatura, perché nel momento in cui si è sottoposti a stress di qualsivoglia genere, viene liberato un ormone catabolico, chiamato cortisolo. Infine, uno sforzo fisico prolungato può essere anch'esso causa di una decomposizione muscolare, perché comporta un'eccessiva riduzione del livello di glucosio nel sangue il quale, di conseguenza, viene rigenerato a partire dalla riserva proteica presente nei muscoli.
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Al fine di ridurre il più possibile il rischio di incorrere nel catabolismo muscolare, è fondamentale in primo luogo fornirsi di un piano alimentare che sia il più adatto possibile alle proprie esigenze e alla propria fisicità. Per cui, esso deve tener anche conto della sedentarietà o attività di ogni singolo individuo: più si è attivi, maggiore deve essere l'apporto nutrizionale da seguire, e viceversa. In secondo luogo, è necessario ridurre al massimo i livelli dello stress, in modo da evitare la produzione del cortisolo. Inoltre, è importante che chi svolge attività fisiche intense non ecceda mai con la durata dell'allenamento e si prenda il giusto tempo di riposo. Consigliatissimi sono anche gli integratori di amminoacidi ramificati alla fine del proprio allenamento, in modo da accelerare il recupero muscolare per far diminuire ulteriormente la possibilità che il catabolismo si verifichi.
Sono gli atleti di livello agonistico e gli appassionati del bodybuilding ad essere maggiormente intimoriti dall'insorgere del catabolismo muscolare. Essi rischiano infatti di veder svanire sia il frutto del loro duro impegno, sia la prestazione della loro performance. Ciò che li preoccupa, seppur seguano ogni giusta precauzione al fine di tenere il proprio organismo sempre carico di glucosio in quantità sufficiente, è il catabolismo notturno. Infatti, la notte si è completamente a digiuno e non è difficile, nonostante il metabolismo basale rallenti, che le scorte di glucosio, ricavate mediante un buon piano alimentare, si esauriscano. Pertanto, è necessario qualche accorgimento in più, come l'assunzione di caseine, vale a dire proteine a rilascio lento, presenti in diversi alimenti come il grana o i fiocchi di latte, in modo da tenere ben nutrito l'organismo durante l'intera notte.
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