La borsite del tallone si manifesta con dolore, arrossamento e gonfiore del calcagno. La sofferenza aumenta durante la camminata ed i movimenti della caviglia, con un qualsiasi carico oppure senza. La sintomatologia specifica tende a peggiorare con l'aumento dell'infiammazione, fino a diventare insopportabile. La dolenzia si avverte anche alla pressopalpazione. La borsite del tallone si manifesta soprattutto tra le donne, ma colpisce anche gli uomini e gli sportivi. Nella prima fase, si assiste ad una sensibilizzazione eritematosa sulla sezione postero-superiore del calcagno. Un cerotto sulla zona dolorante può ridurre l'attrito e la pressione con la scarpa. Lo sfregamento continuo infiamma la borsa che inevitabilmente si ingrossa, diventando rossa. In alcuni casi, si può estendere ad ambo i lati del tendine, in base alla calzatura ed al soggetto. La forma cronica può degenerare in fibrotica, in maniera permanente.
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La borsite del tallone può dipendere da fattori traumatici, come distorsioni e contusioni alla caviglia, allenamenti sportivi troppo intensi o errati; calzature o plantari non adeguati o troppo usurati. Tacchi molto alti oppure eccessivamente bassi comportano un affaticamento del tendine. La borsite del tallone può essere causata anche da fattori anatomici come la spina calcaneare, il morbo di Haglund, l'alluce valgo ed il piede cavo. La prima è una neoformazione dell'osso, una esostosi. Solitamente, compare dopo i 40 anni. Il morbo di Haglund, invece, è un'infiammazione dolorosa nella zona immediatamente vicina al tallone d'Achille. Si presenta come un rigonfiamento della zona posteriore del calcagno. L'alluce valgo è una deformazione del dito generata da scarpe scomode e strette, ma anche da fattori ereditari e si manifesta dopo i 40 anni. L'ultima patologia è una malformazione della volta del piede, congenita oppure acquisita. La malattia interessa i giovani dopo i 18 anni.
Il processo infiammatorio può essere facilmente curato con il buon senso. Pertanto, gli sportivi affetti da borsite del tallone dovranno interrompere gli allenamenti per 15 o 20 giorni e seguire terapie mirate. Optare per scarpe ortopediche aperte sul retro; effettuare regolari impacchi di ghiaccio per ridurre il gonfiore ed il dolore; utilizzare pomate e farmaci antinfiammatori, bendaggi occlusivi e tanto riposo. Al persistere dei sintomi, ricorrere ad una visita ortopedica e se necessario seguire trattamenti specifici come infiltrazioni e sedute di mesoterapia. Nei casi più gravi e con deformazioni anatomiche, si rendono quasi obbligatori gli interventi chirurgici per asportare la borsa infiammata e modificare il calcagno. Se la borsite del tallone compare in concomitanza con altre patologie, è necessario intervenire anche su queste, per una pronta guarigione. Gli sportivi potranno riprendere gli allenamenti gradualmente.
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