Clamidia

Cos'è e come si manifesta la clamidia

La clamidia è un'infezione acuta che interessa il tratto genitale e che si può contrarre a seguito di rapporti sessuali vari (orale, anale, vaginale) non protetti e, anche se in minoranza, per via materno-fetale. Nella maggior parte dei casi di clamidia, si può avvertire un fastidiosissimo prurito del tratto genitale, sia maschile che femminile, accompagnato, soventemente, a frequenti episodi di secrezione degli organi dell'apparato riproduttivo. Talvolta i fenomeni di infezione da clamidia possono passare del tutto inosservati, specie nei pazienti affetti in cui, durante il periodo del decorso, non avvertono particolari sintomatologie. Alla luce degli ultimi studi condotti sui singoli casi di clamidia, è emerso che quest'ultima interessa maggiormente i giovani e le donne sessualmente attive.
Individuazione clamidia

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Particolari sintomatologie correlate all'infezione

Comune infezione Gli approfondimenti condotti di recente hanno dimostrato che l'infezione da clamidia è maggiormente riscontrabile durante il periodo giovanile (15-25 anni), soprattutto nei casi in cui l'utilizzo dei metodi contraccettivi, indispensabili alla riduzione del rischio di contrazione delle malattie sessualmente trasmissibili, appare nullo o alquanto limitato. Le sintomatologie correlate ai fenomeni di clamidia sono note e possono variare a seconda del sesso del paziente interessato. Negli uomini sono frequenti: l'assiduo dolore durante i rapporti, intensissimi pruriti o fastidi del tratto genitale, dolore all'uretra, abbondanti secrezioni degli organi dell'apparato riproduttivo. Nelle donne possono verificarsi le identiche sintomatologie, accompagnate da fortissimi dolori durante i rapporti sessuali.

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La corretta diagnosi della clamidia

Analisi laboratorio Qualora si avvertano le sintomatologie correlate all'infezione da clamidia è importante contattare il medico al più presto e sottoporsi, quanto prima, ad una o più visite di controllo. Le verifiche che generalmente vengono effettuate in sede di visita medica vertono sul semplice prelievo di un tampone di vario genere (uretrale, cervicale, vaginale) che sarà successivamente sottoposto ad analisi specifiche approfondite nei laboratori analisi. I controlli più comuni atti a diagnosticare un caso di clamidia prevedono regolare analisi del sangue, rivolta principalmente al controllo dello stato di salute del paziente. Successivamente, si è soliti procedere mediante ulteriori analisi brevettate dalla medicina tradizionale, che si rivelano di utilità estrema nell'individuazione e nella distruzione mirata del genoma responsabile dell'infezione.


Clamidia: Come curare e prevenire la trasmissione

Farmaci antibiotici Recenti studi condotti sui fenomeni di clamidia hanno dimostrato che la guarigione dalla malattia non è più un miraggio. Grazie ai nuovi brevetti resi noti dagli specialisti e dai maggiori esperti della medicina è possibile individuare l'infezione in maniera molto tempestiva e debellare la malattia in breve tempo. I farmaci anti-clamidia si rivelano di straordinaria efficacia nella prevenzione ed utilissimi alla distruzione del genoma portatore di clamidia, anche se, quest'ultimo può arrecare non poche controindicazioni ai pazienti colpiti dall'infezione. Una cura adeguata è a base antibiotica ed è da somministrarsi in pochi giorni e, nei casi più gravi, deve essere portata a termine in qualche settimana. Azitromicina e doxyciclina sono i principi attivi maggiormente somministrati ai pazienti infetti.



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