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Per valutare se il dolore può avere origini di tipo muscolo scheletrico oppure può dipendere da patologie secondarie il primo esame da fare è quello fisico. Il medico di base potrebbe porvi tutte le domande del caso per scoprire se il dolore è associato ad altri sintomi e a quali, se è comparso di recente, se si presenta soltanto in determinate situazioni oppure se è persistente. Inoltre vi farà sicuramente sdraiare sul lettino per effettuare delle distensioni e delle contrazioni dell'anca: qualora il problema fosse di tipo scheletrico se ne accorgerebbe pressoché all'istante e in quel caso vi consiglierebbe una visita di tipo specialistico a carattere ortopedico oppure degli esami di tipo diagnostico (come ad esempio delle banali radiografie o una più specifica tac ossea).
Quando la causa non è di tipo muscolare è ovviamente di tipo fisico, può dipendere da patologie più o meno gravi e la diagnosi è di tipo differenziale. Si indaga sulla storia clinica del paziente e si vanno a toccare tutte quelle aree cliniche che possono far giungere a una conclusione appropriata. Si andranno ad escludere le cause più "importanti" (pubalgia, ernie e sindromi del piriforme) e si andrà poi ad indagare sulle cause a monte, che potrebbero ad esempio essere: una gravidanza, sindrome dell'ovaio policistico, psm, calcolosi renale, varicocele maschile, infiammazioni come la cistite, cisti ovariche, torsione testicolare ecc ecc. Insomma: tutte le patologie a carico soprattutto dell'apparato genitale e urinario, sia per quanto riguarda gli uomini che per quanto riguarda la popolazione femminile.
Per curare il dolore in maniera definitiva è importante capire la causa dello stesso. Qualora dipendesse da problemi a carico dell'apparato genitale o urinario ci sarebbe ben poco da fare se non curare la causa principale del problema e tenerlo a bada (qualora insopportabile) con blandi antidolorifici. Nel caso di problemi di origine muscolo scheletrico la situazione è invece del tutto differente. Se il problema è osseo si andrà a risolvere con integrazioni e terapie ad hoc (come ad esempio le onde d'urto); se invece è di tipo muscolare potrebbe essere consigliata sia una pausa dall'attività fisica che l'utilizzo di creme o nel peggiore dei casi di infiltrazioni muscolari: il tutto ovviamente accompagnato da un adeguato supporto professionale di tipo fisioterapeutico, l'unico in grado di fare realmente la differenza.
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