Quando i sintomi sopra descritti sono presenti è necessario rivolgersi ad un neurologo che prescriverà gli esami per accertare la presenza o meno di una neuropatia e la sua natura. Il medico specialista procederà col raccogliere tutte le informazioni circa i sintomi, la concomitante presenza di altre patologie, la ricerca di fattori esterni (esposizione a radiazioni, a elementi tossici, assunzione di farmaci) o ereditari. Il neurologo prescriverà un'elettromiografia per valutare la velocità di conduzione elettrica delle fibre nervose e identificare quali nervi sono interessati dalla neuropatia e la distribuzione del danno. Per avere informazioni sul tipo e sulla causa della neuropatia si potrà ricorrere ad una biopsia del nervo. Con questo esame sarà possibile verificare se il nervo presenta segni di vasculite, infiammazione o deposito di amiloide. Si può procedere, in altri casi, a rachicentesi, una puntura lombare che consente il prelievo di liquido cefalorachidiano, dal canale vertebrale.
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Il trattamento della neuropatia si prefigge di ridurre i sintomi e, quando possibile, eliminare la causa della patologia. Il quadro che emerge dagli esami diagnostici darà anche indicazioni sul trattamento più adeguato per ridurre i sintomi, principalmente dolore e debolezza muscolare. In genere sono trattati con antidolorifici e fisioterapia. Quest'ultima è volta al mantenimento della forza muscolare e a preservare e migliorare il comportamento motorio. Identificata la causa della neuropatia, si imposterà anche il trattamento. In caso di presenza di malattie autoimmuni o infiammatorie saranno somministrate terapie immunosoppressive a base di corticosteroidi, immunoglobuline endovena, o chemioterapia. Gli integratori vitaminici sono essenziali in presenza di carenze vitaminiche. Non è esclusa la chirurgia in presenza di tumori che comprimono i nervi o per la presenza di sindromi da compressione nervosa (ad esempio il tunnel carpale). Obiettivo della terapia è alleviare, rallentare o guarire la neuropatia. Minore è il danno, precoce è l'intervento, più aumentano le possibilità di recupero completo della funzione nervosa.
Le neuropatie periferiche sono classificate in base ai tipi di nervi coinvolti nell'affezione per cui avremo neuropatia sensitiva se sono coinvolti i nervi sensitivi e si avrà una manifestazione a livello sensoriale; neuropatia motoria, se sono coinvolti i nervi motori, si hanno disturbi a livello dei muscoli scheletrici ; infine, si parlerà di neuropatia autonoma se sono coinvolti i nervi autonomi e risultano alterate una o più funzioni automatiche. Nella maggior parte dei casi, si assiste al coinvolgimento di più tipi di nervi periferici. E' molto comune che nelle neuropatie periferiche si verifichi un deterioramento simultaneo dei nervi sensitivi e di quelli motori (polineuropatie sensitivo-motorie). La mononeuropatia periferica coinvolge un unico nervo periferico, ciò determina la comparsa di sintomi localizzati in un'area specifica. Un esempio di mononeuropatia periferica è la sindrome del tunnel carpale, i cui sintomi sono formicolio e perdita di forza nelle dita della mano.
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