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Molto diffusa è la pielonefrite acuta, che interessa in particolar modo le donne e si manifesta soprattutto nel corso della gravidanza. In genere si tratta di una conseguenza oppure di una complicazione di una cistite che si diffonde al rene. I sintomi sono febbre elevata, mal di schiena e brividi. In genere il trattamento prevede l'assunzione di antibiotici che, nei casi più gravi,viene effettuata attraverso un'infusione endovenosa. Una complicanza di questa forma di pielonefrite è la setticemia. Alcuni individui sono maggiormente predisposti all'insorgere di questa patologia a causa di caratteristiche anatomiche e funzionali. Tra i fattori critici più comuni si ricordano il ristagno delle urine, una debilitazione da immunodepressione e la presenza di ostruzioni urinali, come calcoli, tumori oppure ipertrofia prostatica. Inoltre sono predisposti i soggetti affetti da una neuropatia periferica, come una lesione del midollo spinale.
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Una seconda forma di pielonefrite molto diffusa è quella cronica. Spesso compare nell'infanzia, dato che nella maggior parte dei casi questa patologia è dovuta al reflusso in uno degli ureteri dell’urina dalla vescica. Se il bambino presenta un'anomalia congenita alla valvola che si trova nel punto in cui l'uretere sbocca nella vescica, questo disturbo è molto frequente. Il persistente reflusso di urina provoca ripetute infezioni renali, che con il passare del tempo danno luogo all'infiammazione e alla cicatrizzazione dell'organo. Quindi, con gli anni, si manifestano lesioni renali permanenti. Per questo motivo i bambini che sono affetti da ricorrenti infezioni delle vie urinarie devono essere sottoposti a una visita approfondita da parte del medico e a esami per determinare la causa di questo disturbo e diagnosticare oppure eliminare la presenza di pielonefrite. Una cistouretrografia minzionale consente di capire se è in atto un riflusso delle urine così da correggere l'anomalia di base con un intervento chirurgico. Le possibili complicanze della forma cronica sono l'insufficienza renale e l'ipertensione.
Quando un individuo è colpito da una forma di pielonefrite è necessario effettuare una terapia antibiotica. Se il trattamento viene eseguito tempestivamente, i reni guariscono perfettamente senza che ci siano conseguenze. In questo modo si eliminano in maniera radicale i batteri che hanno colpito l'organo assumendo cicli di antibiotici specifici. I farmaci hanno anche una funzione preventiva in quanto evitano il rischio di reiterazione dell'infezione. A volte bisogna effettuare un intervento chirurgico: le soluzioni più comuni sono la nefrectomia e l'uretroscopia. Nel primo caso si rimuove totalmente o parzialmente il rene, mentre nel secondo si ha a che fare con una metodica operativa per il trattamento di neoformazioni uroteliali di ridotta entità. Per quanto riguarda la prevenzione, bisogna tenere a mente che le vie urinarie presentano meccanismi di difesa contro la colonizzazione di microrganismi patogeni. Infatti, per proteggere l'organismo dai batteri presenti nell'urina, si consiglia di monitorare il pH e la composizione della flora uretrale. Inoltre è bene essere sicuri dell'efficacia delle proprie difese immunitarie.
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