La malattia più facile da contrarre e sicuramente la più famosa che coinvolge la glicemia, è sicuramente il diabete: questo malessere viene certificato in seguito a due test glicemici a digiuno consecutivi con valore superiore di 126 mg/dl oppure con un qualsiasi test superiore o uguale a 200 mg/dl. I soggetti colpiti da tale malattia, avvertono stanchezza immotivata o altre particolari sensazioni, come sete eccessiva o perdita di peso inaspettata, ma, nonostante ciò, può anche essere asintomatica ed essere quindi diagnosticata in modo praticamente casuale. Esistono due tipi di diabete, ovvero diabete di tipo 1 e di tipo 2: il primo è causato da anticorpi che mirano il pancreas, principale produttore di insulina nel nostro organismo, limitandone il corretto funzionamento e distruggendone le cellule, mentre nel tipo 2 si combinano due problemi, ovvero la scarsa efficienza nel tempo delle cellule pancreatiche e la resistenza del tessuto muscolare all’insulina.
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Le persone che soffrono di diabete devono stare attenti alla propria alimentazione, che è basilare per tenere una glicemia valori normali nel sangue il più vicino possibile ai livelli consigliati. Si consiglia di mantenere il consumo di cibo intorno alle 1500 e le 1900 Kcal, con una dieta composta maggiormente da fibre, frutta e verdura, limitando il consumo dei carboidrati. Queste indicazioni sono però generali, infatti ogni dieta per diabetici va seguita da un medico specialista. Secondo molti medici invece, i carboidrati non sarebbero dannosi ma bensì salutari, la chiave è mangiare tutto, senza esagerare con le dosi, eliminare un alimento è un errore enorme. L’indice glicemico è influenzato dalla cottura degli alimenti: cibi poco cotti o prima cotti e poi lasciati raffreddare, possono solo fare bene ai diabetici.
Misurarsi la glicemia è essenziale per chi soffre di diabete, ma anche per chi vuole monitorare i propri valori glicemici, per prevenire eventuali problemi di salute. Il processo non è difficile, necessita di un pungi-dito per fare uscire delle gocce di sangue, raccolte da alcune strisce adibite a questo compito. Il glucometro avrà poi il compito di misurare il valore glicemico; prima di iniziare quest’ operazione bisogna lavarsi le mani con acqua tiepida per migliorare lo scorrere del sangue. Al termine del procedimento, da svolgere 30 minuti prima di ogni pasto, è necessario segnare i risultati ottenuti, evitando così la dispersione di possibili anomalie nei valori. Non bisogna però trascurare il rapporto con il medico, infatti l’auto-misurazione della glicemia non esclude la relazione con gli esperti, che aiutano nell’alimentazione, nell’esercizio fisico e nelle terapie da seguire.
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