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La candidosi intestinale dieta è un elemento essenziale per la prevenzione e cura della patologia in quanto le cause per cui la candida da fungo commensale si trasforma in candidosi intestinale sono spesso legate all'alimentazione. Generalmente il micete si trasforma in patogeno in un momento di calo immunitario del soggetto ospite a causa di una cura antibiotica che altera la flora batterica abbassando le difese; presenza di patologie autoimmuni o Aids; assunzione di farmaci antirigetto; cattive abitudini alimentari; cure chemioterapiche; forte stress soprattutto se prolungato nel tempo ed un abuso di zuccheri nell'alimentazione. Si intuisce che la candidosi intestinale non è contagiosa ed è diagnosticabile tramite alcuni specifici esami come la coprocoltura (esame delle feci) con una ricerca specifica della candida e l'esame istologico. Il medico analizzerà la dieta del paziente affetto da candidosi intestinale e prescriverà la corretta alimentazione da seguire.
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La candidosi intestinale dieta se non correttamente seguita nello specifico evitando gli alimenti che sviluppano un ambiente favorevole alla proliferazione della candida risulta inefficace. Pane bianco, pasta, zucchero bianco, sono tra i principali colpevoli del peggioramento della patologia. La candidosi presenta numerosi sintomi, i più comuni sono: la digestione rallentata, sensazione di gonfiore, meteorismo, coliche e dolori intestinali, stitichezza, diarrea, emicranie, giramenti di testa improvvisi, desiderio continuo di zuccheri di cui la candida si nutre, forte senso di stanchezza senza un motivo apparente, atteggiamento spesso apatico per la mancanza di energia e ridotta capacità di mantenere la concentrazione, dolori ad ossa, intolleranze alimentari, prurito e bruciore anale, ritenzione idrica.
La candidosi intestinale si previene e si cura tramite una dieta corretta e l'utilizzo di determinati alimenti evitandone altri. Nei casi conclamati sarà il medico a stabilire una cura farmacologica dopo aver effettuato gli esami diagnostici, la dieta in ogni caso aiuta ad accelerare il processo di guarigione. Gli alimenti da evitare sono quelli che contengo zuccheri come pasta, pane, bibite, succhi, alcolici, latticini, frutta secca, zucchero bianco, farinacei, caffeina che stimola l'organismo a rilasciare zuccheri. Da limitare sono anche le patate, le carote, il mais e la frutta, mentre è preferibile alimentarsi con latte vegetale, pollo, kamut, farro e verdure verdi possibilmente di stagione, legumi ed olio di semi di lino.
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