Quando il dolore è localizzato spesso le cause possono essere gli eccessivi sforzi fisici. In questo caso, bisogna distinguere il classico dolore muscoli dal bruciore tipico dell'accumulo di acido lattico. Nel secondo caso bisognerà stimolare il muscolo con attività blande (anche se fatte controvoglia a causa del dolore !) per smaltire l'acido lattico in circolo, mentre nel primo caso sarà necessario un periodo di riposo. Integratori per il recupero muscolare come la creatina e la glutammina possono aiutare a ripristinare le fibre muscolari, mentre pomate medicate o meglio ancora lenitive e rinfrescanti, prive di medicinali all'interno, permettono di alleviare l'intensità del dolore. Il tempo di recupero varia da persona e persona ed è direttamente proporzionale allo sforzo che l'ha causato.
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I dolori muscolari localizzati non dovrebbero mai creare ansie inutili, soprattutto quando la causa è riconducibile a un evento che ricordate bene (sforzo o trauma che sia). Il riposo è fondamentale per una corretta ripresa ma qualora il dolore dovesse protrarsi molto a lungo (più di 5-7 giorni) o dovesse tendere a intensificarsi invece che ridursi, è consigliabile recarsi dal proprio medico di fiducia per un veloce controllo. I dolori muscoli diffusi andrebbero invece tenuti sotto stretta osservazione. Qualora la causa fosse una semplice influenza non ci sarebbe alcun problema, ma se così non fosse andrebbero ricercate tempestivamente le cause. Che si tratti di squilibri elettrolitici o di malattie più gravi, prendere il tutto per tempo garantisce sicuramente una più pronta ed effettiva guarigione.
Se il dolore persiste è necessario recarsi dal medico. Per arrivare ad una diagnosi, qualora si trattasse di dolore localizzato, sarebbero sufficienti lastre e/o ecografie, prescritte dal medico stesso. Qualora il dolore fosse diffuso sarebbe invece necessaria un'attenta anamnesi del paziente, che vada a ricercare le possibili cause del dolore attraverso una diagnosi differenziale, cercando cioè di accomunare in un unico problema i sintomi, anche diversissimi tra loro, descritti dal paziente. Le analisi del sangue in questi casi sono d'obbligo perché permettono di valutare gli squilibri elettrolitici o le eventuali carenze di ferro, di calcio e così via. Solitamente è necessario inserire all'interno dei controlli anche i dosaggi ormonali tiroidei perché un ipotiroidismo latente potrebbe essere la causa del dolore.
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