Lo spinning a differenza del ciclismo, che può essere praticato a differenti livelli di difficoltà, si articola in un corso preciso: di lezione in lezione l’impegno diventa sempre più elevato, comportando uno sforzo fisico che non è assolutamente competente a tutti. Lo spinning promuove un lavoro prettamente anaerobico, alternando delle fasi improvvise di grande sforzo muscolare, a fasi più leggere. Inoltre spesso si pedala in piedi. Questa particolare modalità può comportare seri problemi ai talloni, ed inoltre alla spina dorsale. Ovviamente chi soffre di problematiche alla schiena di qualsivoglia genere, è preferibile che non si avvicini alla pratica di uno sport tanto impegnativo. Anche a livello cardiovascolare, lo spinning bike richiede uno sforzo altissimo, e degli sbalzi molto forti che potrebbero provocare impossibilità di continuare la lezione se non si già ben allenati. E’ importante sapere dunque, che per quanto interessante, divertente e completo, questo tipo di sport non rientra nelle possibilità fisiche e mentali di tutti. Le persone con difficoltà motorie, le persone “anziane”, che fanno movimento riabilitativo, o che pur stando in salute non sono in grado di supportare uno sforzo fisico tanto grande, incontrerebbero grandiose difficoltà nell’approcciarsi ad una pratica del genere.
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Lo spinning è un allenamento completo che prevede differenti cicli di lavoro. Il ciclo di lavoro interessa una parte della muscolatura, e su quella insisterà durante tutta la lezione. In linea di massima sono due le correnti che vengono seguite per la pratica dello spinning: Il free bike ed il top spin. Il topo spin è una metodologia di spinning bike, che di divide innanzitutto in cinque periodi di allenamento ben precisi: Il periodo introduttivo, il periodo di consolidamento, il periodo speciale, il periodo pre-agonistico, il periodo agonistico. Il primo, è per l’appunto un periodo introduttivo volto al riscaldamento della muscolatura tutta; l’allenamento si basa sulla forza trofica e su quella esplosiva. Il secondo periodo è un vero e proprio periodo di consolidamento rispetto al primo, dove in circa trenta giorni di viene a rafforzare il lavoro introduttivo effettuato due mesi prima. Nel periodo sociale, si lavorerà sulla forza esplosiva dei muscoli e sulla loro elasticità. Il periodo pre agonistico, lavora sulla forza esplosiva, sulla forza elastica e sulla resistenza, e quello agonistico, che si declina di circa tre volte la settimana, prevede un allenamento completo su tutti i tipi di forza e resistenza. Una lezione di questo tipo si struttura poi a sua volta in circa cinque fasi. La prima fase comprende lo stretching, dove tutti i muscoli vanno sollecitati e preparati alla lezione. Questa fase dura circa cinque minuti, dieci al massimo. La seconda fase comprende il riscaldamento, dove ponendosi sulla propria bike, si inizia una fase di rodaggio che durerà sette minuti al massimo. In questa fase si inizia a pedalare, prima pian piano, poi sempre più velocemente, fino ad arrivare a compiere sessanta giri circa per minuto. La fase centrale di lezione dura circa venti minuti ed è molto accentuata dal punto di vista dello sforzo. Inoltre, prevede tecniche diverse. A seguire c’è la fase del defaticamento, dove il corpo viene riportato con una pedalata più leggera, alla condizione iniziale. Nella fase finale si ripete lo stretching effettuato all’inizio, questo per ridare ai muscoli tono ed elasticità.
Le tecniche riguardano i tipi di forza e sono: forza trofica, forza resistente, forza elastica, forza esplosiva. Nel primo caso, si lavora ad alta intensità per circa dieci minuti. Ne secondo caso, si lavora a media intensità. Si utilizzano le tecniche del run, dello sterrato, della pianura e del walk. Nel terzo caso si effettuano delle velocissime ripetizioni che portano a circa settanta cento giri al minuto. Le tecniche utilizzate sono la pianura, il run in salita, il jump, lo sterrato, in piedi. E’ certamente la tecnica maggiormente faticosa. Nella quarta tecnica detta esplosiva si concentra il massimo dello sforzo con le tecniche citate sopra.
Nel metodo del free bike, la situazione tende a cambiare. Questo metodo nasce dall’esigenza di vedere lo spinning bike come uno sport finalizzato ad un obbiettivo. Dopo la sua invenzione lo spinning raccoglieva immediati consensi e produceva un ritorno di immagine notevole per chi lo praticava o lo insegnava. Con il passare del tempo, questo particolare sport, è stato promosso e accolto non solo nei grandi centri fitness, ma anche nelle piccole palestre, che hanno comunque avuto un riscontro felice rispetto a questa disciplina. Lo spinning, si basa su un programma specifico basato su tecniche precise, su obbiettivi da raggiungere, su contenuti tecnici. Il metodo free bike è un metodo che nasce in contrasto alle problematiche sollevate da un pratica eccessiva, accelerata e scorretta dello spinning. E’ stato testato che il lavoro basato sulla velocità, che promuove il raggiungimento di un certo numero di giri, comporta gravissimi problemi alle ginocchia con l’andare del tempo. La rotula in particolare viene continuamente messa sotto sforzo. Ci sono soggetti poi che non potrebbero effettuare questo tipo di allenamento per una serie svariata di ragioni. Il metodo jump che prevede dei salti in piedi, inoltre tende a creare problemi alla zona lombare della schiena. Questa accade perché il carico, tende a pesare proprio su quella zona, nel momento della perdita di equilibrio che si ha automaticamente stando in piedi, e sporgendosi in avanti. Il cuore inoltre spesso non regge la velocità proposta da chi pratica questo sport. Bisognerebbe raggiungere i centoventi giri al minuto, ma in caso di massima resistenza. Il complesso venoso che si trova sotto i piedi, avrebbe difficoltà a far tornare il sangue al cuore. Questo circolo interrotto, può provocare gravi danni a chi non è abituato o peggio a chi è fuori allenamento. E’ importante mantenere una corretta postura, allineando il manubrio alla sella proprio per non creare squilibri di nessun genere al corpo. Il metodo free bike è stazionario e non esagerato. Può essere praticato anche in acqua, dove il lavoro diventa certamente più pesante, ma a tratti anche più divertente. Chi pratica spinning deve essere giovane e atletico. Un corpo fuori forma deve necessariamente allenarsi prima e poi passare a questo tipo di sport.
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