Ciste di baker

Cos'è la ciste di Baker e perché si forma

La ciste di Baker è una sacca piena di liquido situata dietro al ginocchio che, vista dall'esterno, appare come un rigonfiamento. Generalmente causa dolore durante i movimenti della gamba, una riduzione della mobilità articolare e una sensazione di pesantezza. Il fastidio è avvertito in particolare quando si flette o si estende la gamba e, nei casi più seri, il movimento è pressoché impossibile. Nel paziente adulto di solito viene prodotta una ciste secondaria, derivata da una già esistente patologia del ginocchio, come ad esempio un trauma del menisco o un'artrite, che portano ad una maggiore produzione del normale liquido sinoviale lubrificante. Questo eccesso può favorire la formazione della ciste. Gli atleti come maratoneti e runner in genere sono particolarmente esposti a questo disturbo, a causa del frequente stress sulle ginocchia.
Posizione della cisti di Baker

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Come viene diagnosticata la ciste di Baker

Ecografia di ciste di Baker La ciste di Baker è facilmente visibile ed anche nei casi in cui non dia nessun tipo di dolore, il soggetto che ne è affetto si rivolgerà sempre al medico per avere una spiegazione del fenomeno. Di solito comunque i pazienti avvertono dolore anche solo camminando. La ciste è palpabile ed il medico può fornire una pronta diagnosi, generalmente sicura. Tuttavia il professionista della salute prescriverà ulteriori esami, tra cui l'ecografia o la risonanza magnetica nucleare (RMN). Quest'ultima permette di verificare accuratamente lo stato dell'articolazione del ginocchio, oltre alla natura della ciste. Il controllo medico è importante in quanto i sintomi della patologia, soprattutto se la sacca si rompe, sono molto simili a quelli, ben più gravi, della tromboflebite dell'arto inferiore (trombosi venosa profonda). È bene quindi escludere con sicurezza questa eventualità.

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I trattamenti e le cure della patologia

Fisioterapia per la ciste di Baker Per quanto riguarda la terapia, una ciste di Baker di piccole dimensioni non richiede necessariamente delle cure poiché solitamente viene riassorbita spontaneamente. Nei casi invece in cui la sacca di liquido sia voluminosa e impedisca i normali gesti quotidiani, l'attività lavorativa e sportiva, occorre effettuare dei trattamenti. Prima di tutto bisogna osservare un periodo di riposo ed eventualmente camminare con le stampelle. Gli impacchi di ghiaccio quotidiani possono essere utili come anche la fisioterapia per migliorare la mobilità articolare e favorire il riassorbimento del liquido della sacca. Potrebbe essere necessario un drenaggio e aspirazione del liquido e, nei casi più gravi, delle infiltrazioni di preparati cortisonici, che hanno una forte azione antinfiammatoria ed alleviano il dolore. Il paziente può anche ricorrere ad antinfiammatori orali o in crema per uso topico.


Ciste di baker: La terapia negli sportivi e l'intervento chirurgico

La cisti di Baker I praticanti di attività sportive dovranno limitare l'intensità degli allenamenti e, in caso di dolore, sostituire la corsa e tutte le attività che sottopongono a carichi le ginocchia con il nuoto. Questo sport permette all'atleta di mantenere un'ottima efficienza fisica, in attesa di riprendere le sedute di allenamento del proprio sport. In acqua il ginocchio non subisce stress e viene invece positivamente massaggiato. In casi molto rari può rivelarsi doveroso intervenire chirurgicamente, in artroscopia, per rimuovere il liquido sinoviale in eccesso e prevenire la rottura della sacca, infezioni, calcificazioni e danni ai nervi. Una metodica più invasiva prevede di incidere la parte in cui è presenta la ciste di Baker e si effettua se il primo tipo di intervento non dà i risultati sperati.



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