I trombi che causano la flebite, cioè l'infiammazione della vena, possono formarsi per vari motivi, tra cui i principali sono: un disturbo genetico della coagulazione o una lesione alla vena. Quando si sta molto tempo fermi in posizione seduta si può prevenire efficacemente la formazione di trombi muovendo la gambe spesso o camminando un po'. È comunque raro che stare seduti a lungo possa causare un trombo. I rischi di tromboflebite sono aumentati anche dalle seguenti condizioni:
- essere affetti da un tumore che innalza i fattori coagulanti nel sangue (come il tumore al pancreas); - essere stati colpiti da un ictus che ha paralizzato le gambe o le braccia; - portare un pacemaker o un catetere in una vena principale che può esserne irritata e ostruita parzialmente; - avere le vene varicose; - fumare. TESMED Trio 6.5 elettrostimolatore Muscolare e TENS - 36 programmi - 40 Livelli di intensità - Batteria Ricaricabile - 4 elettrodi Prezzo: in offerta su Amazon a: 49€ |
Tra gli altri fattori di rischio di flebite c'è la gravidanza o l'aver partorito da poco, poiché la pressione delle vene degli arti inferiori è più elevata del normale. La pillola anticoncezionale oppure la terapia ormonale sostitutiva per la menopausa favoriscono la coagulazione del sangue. Il sovrappeso e, ancora peggio, l'obesità sono ulteriori fattori predisponenti. Avere o avere avuto in famiglia un parente con disturbi della coagulazione o soggetto a tromboflebite, aumenta il rischio di essere colpito dalla patologia. Quando ad essere affetta da flebite è una vena superficiale essa appare gonfia, dura, calda, arrossata e dolorante. Se la vena interessata è profonda di osserva un gonfiore alla gamba e dolore soprattutto stando in piedi e camminando. in alcuni casi si può avere la febbre ma spesso la patologia resta asintomatica.
Gli esami clinici per la diagnosi di flebite prevedono: ecografia, TAC, risonanza magnetica e ricerca nel sangue di valori come quelli del D-dimero, un fattore di coagulazione. In alcuni casi può essere utile la venografia con mezzo di contrasto. La tromboflebite superficiale può essere spesso curata in casa, in un tempo di una o due settimane. La terapia prevede bendaggio all'ossido di zinco, farmaci anticoagulanti, antibiotici e in seguito calze elastiche. Nei casi più gravi viene impiantato un filtro nella vena cava dell'addome per impedire a eventuali emboli di raggiungere i polmoni. Le vene varicose possono essere asportate con un intervento (stripping) effettuato in day hospital. Nei casi di tromboflebite profonda si ricorre al bypass, che devia il percorso del sangue, o all'angioplastica che apre la vena.
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