Normalmente una semplice bronchite acuta, spesso conseguenza di un raffreddore o di un'influenza, non dà sintomi gravi ma abbastanza sopportabili, come naso chiuso e/o gocciolante, febbre leggera, mal di gola, tosse secca e qualche dolore muscolare. Il decorso della patologia peggiora nel caso in cui si instauri una sovrainfezione di tipo batterico, la quale provoca una tosse grassa, con la produzione di molto catarro mucopurulento, sensazione di oppressione al petto e bruciore avvertito dietro lo sterno. Un catarro bianco, liquido e schiumoso è indice di un'infiammazione bronchiale aspecifica, non causata da virus o batteri oppure solo parzialmente dovuta ad essi. La presenza invece di muco denso e di colore giallo-verdastro rivela una sicura infezione con alta presenza di virus e batteri.
Huawei Y6 2019 Midnight Black 6.09" 2gb/32gb Dual Sim Prezzo: in offerta su Amazon a: 108,9€ |
La bronchite cronica è caratterizzata da un notevole e costante aumento della produzione di muco con tosse grassa pressoché giornaliera. La malattia si manifesta per un minimo di tre mesi all'anno e per minimo due anni di seguito. Il sintomo principale è la tosse con molto catarro, in particolare al risveglio e nel corso della mattinata. Sono inoltre presenti difficoltà di respirazione (dispnea) e fiato scarso anche quando il paziente effettua sforzi di lieve entità. In questo tipo di patologia delle vie aeree le infezioni virali o batteriche rappresentano una complicazione mentre le cause più importanti sono fattori ambientali come il fumo, sia attivo che passivo, le sostanze chimiche contenute nell'aria ed altri elementi inquinanti, tossici ed irritanti a cui si può essere sottoposti sia a casa che sul lavoro.
I mezzi diagnostici della bronchite comprendono innanzitutto l'esame obbiettivo con ricerca dei sintomi tipici ed auscultazione con lo stetoscopio. Il medico può inoltre ritenere opportuno effettuare esami del sangue, per la verifica della leucocitosi neutrofila e di anticorpi specifici contro i virus che causano la malattia. Tra gli altri strumenti ci sono la coltura delle secrezioni bronchiali per la ricerca degli agenti patogeni responsabili, la radiografia del torace e la spirometria (test di ventilazione polmonare). Per quanto riguarda la terapia, la forma acuta guarisce spontaneamente dopo alcuni giorni. In caso di sovrainfezione batterica occorre però intervenire per evitare complicanze come la broncopolmonite. La patologia richiede totale riposo, idratazione, eventuali farmaci contro la febbre alta ed antibiotici.
COMMENTI SULL' ARTICOLO