Sotto il nome di connettivite, sono raggruppate alcune delle malattie più conosciute in ambito medico, come ad esempio l'artrite reumatoide, che in genere affligge le persone più anziane e che si presenta con dolori, tumefazioni e rigidità degli arti, soprattutto delle mani; la pleurite, una patologia di media gravità che si presenta come un'infiammazione alla membrana che ricopre la parte più esterna dei polmoni e della cavità toracica; i dolori alle articolazioni, che possono colpire qualsiasi soggetto indipendentemente dalla sua età e dal suo sesso; diverse malattie del sistema nervoso, soprattutto di quello centrale; nonché, da ultimo ma non meno importante, alcune anomalie che possono essere riscontrate nelle analisi di laboratorio dopo aver fatto un esame del sangue, come la setticemia o, nei casi più gravi, un avvelenamento del flusso sanguigno.
Nonostante le ricerche fatte sul campo, non è ancora possibile stabilire con certezza la causa della connettivite. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che questa patologia, che in alcuni casi molto rari può colpire anche le donne giovani o che stanno per entrare nella menopausa, si trasmette per via ereditaria. Pertanto, se nella famiglia d'origine c'è un parente che è affetto da connettivite, ci sono molte possibilità di contrarre questa malattia a propria volta o che la contraggano i discendenti. Tra le altre cause, sempre avanzate dai ricercatori, potrebbero esserci anche i fattori ambientali come pure lo stress eccessivo del soggetto, dovuto ad un sovraccarico di lavoro oppure di studio, l'ansia, l'obesità, la psoriasi o la sedentarietà, soprattutto se presente in forma grave e che spinge il soggetto a muoversi poco o a limitare i movimenti al massimo. In alcuni casi la connettivite può essere provocata dalla celiachia.
Se si sospetta di essere affetti da connettivite o se nella propria famiglia d'origine ci sono uno o più casi, è opportuno prendere un appuntamento con il proprio medico. La diagnosi in genere avviene tramite esami del sangue per scoprire se gli anticorpi stanno svolgendo correttamente il proprio lavoro o se, al contrario, stanno lavorando contro l'organismo che dovrebbero difendere. In caso di conferma della malattia ci si dovrà recare periodicamente dal dottore per seguirne il decorso e valutare insieme allo specialista i passi da compiere. Di solito per curare questa patologia, quando necessario e solo nei casi più gravi, vengono prescritti dei farmaci a base di cortisone, degli anti-infiammatori oppure dei medicamenti che hanno la funzione di immunosoppressori. Ovviamente ciascuna terapia viene prescritta tenendo conto delle necessità del paziente, della sua età e anche della gravità della sua connettivite.
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