Batteri e germi, come Escherichia coli o Enterococcus, sono tra le cause principali delle infezioni urinarie di tipo inferiore. Una cattiva igiene personale, l'utilizzo di detergenti intimi con ph sbagliato e l'uso di indumenti attillati in tessuti non naturali favoriscono, infatti, l'insorgere di cistiti e uretriti. Anche l'utilizzo di assorbenti interni, i rapporti sessuali, l'uso di cateteri o semplicemente un'alimentazione di tipo acido provocano tali infiammazioni. Esistono però patologie e cause ben più serie che possono far insorgere infezione vie urinarie. Tra i fattori scatenanti ci sono, ad esempio, il diabete, le disfunzioni alla prostata ed il prolasso (uterino o vescicale). In questi casi una diagnosi precoce può evitare l'aggravarsi della malattia ed il ricorso ad operazioni chirurgiche spesso impegnative.
Alcuni sintomi sono facilmente identificabili, altre volte invece l'infiammazione è asintomatica. Bruciore durante la minzione, sensazione di dover urinare spesso, colore torbido dell'urina e odore sgradevole sono i sintomi più comuni per riconoscere infezione vie urinarie. Nelle forme più gravi si può arrivare a vedere sangue nelle urine, febbre alta e brividi ma anche dolori al ventre e ai reni, segnale che l'infiammazione si sta diffondendo. In età avanzata le infezioni di tipo batterico non si manifestano in maniera evidente, ma rimangono asintomatiche. Solo con l'insorgere della febbre e di stati di debolezza si può valutare la presenza di patologie urinarie. Infine le infezioni di tipo urinario possono comparire anche in età precoce, quindi in bambini molto piccoli, questo perché l'apparato urinario è in sviluppo ed i batteri dell'intestino possono dare origine all'infezione. Febbre e cattivo odore dell'urina sono campanelli di allarme.
In caso di infezione urinaria è importante svolgere specifici accertamenti, sempre dietro consiglio del medico. In particolare si procede con l'analisi di un campione di urina per capire se c'è un'infezione in corso e con l'urinocultura, che consente di individuare quali batteri ne sono la causa. Nei casi più gravi il medico può prescrivere anche analisi del sangue specifiche e un'emocultura, per individuare se i batteri sono finiti nel sangue. Nella maggior parte dei casi l'infezione delle vie urinarie si cura con farmaci antibiotici e una profilassi che va dai 7 ai 10 giorni di cura. Prevenire l'insorgere di queste infezioni è però possibile, prendendo alcune buone abitudini come bere molta acqua durante la giornata. Assumere tisane a base di malva e frutti rossi (come bacche, mirtilli e fragole) favorisce inoltre la pulizia delle vie urinarie. Evitare biancheria intima sintetica, avere rapporti protetti e utilizzare assorbenti in cotone riducono infine l'insorgere di infiammazioni.
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