La tossina batterica raggiunge il sistema nervoso centrale passando attraverso il sangue e i vasi linfatici. La sua azione si esplica mediante interferenza con i neurotrasmettitori che regolano la contrazione muscolare. Il tetano causa una paralisi spastica per mancanza di inibizione motoria con la contrazione dolorosa dei muscoli agonisti ed antagonisti allo stesso tempo. Tra il momento del ferimento e l'inizio dei sintomi intercorre un periodo di incubazione variabile da 3 giorni a 3 settimane, sebbene in alcuni casi possa durare solo poche ore. Di solito ad una fase di incubazione breve corrisponde un quadro clinico più serio e viceversa. Generalmente gli spasmi cominciano dalla testa e quindi si diffondono al tronco e agli arti. Un sintomo tipico è il trisma, la contrattura del muscolo massetere che conferisce al viso il "riso sardonico", con l'impossibilità di aprire la bocca.
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Dopo la contrattura della muscolatura del volto, il paziente accusa rigidità al collo, ha problemi di deglutizione e tensione del ventre. Tra gli altri sintomi si manifestano tachicardia, che può comportare gravi aritmie, febbre e sudorazione. Il soggetto colpito da tetano resta sempre cosciente e ad ogni minimo stimolo, anche solo la luce e il rumore, si scatenano contrazioni che causano forte dolore. La diagnosi è clinica e non si eseguono esami di laboratorio. Il tetano neonatale, che riguarda soprattutto i Paesi meno sviluppati, colpisce i bambini ai quali viene tagliato il cordone ombelicale con strumenti non disinfettati e che hanno la madre non vaccinata, che non ha potuto quindi trasmettere al feto gli anticorpi. Il periodo di incubazione è di una o due settimane e la sintomatologia è la stessa degli adulti ma con un elevato tasso di mortalità.
La terapia del tetano prevede l'impiego di immunoglobuline umane antitetaniche (TIG), la scrupolosa pulizia della ferita che deve essere liberata dal tessuto in necrosi, l'utilizzo di disinfettanti come il perossido d'idrogeno (acqua ossigenata) con azione ossidante. Sono inoltre previsti antibiotici, come la penicillina, utili per evitare che la tossina in circolo si fissi sul tessuto nervoso e per inibirne l'ulteriore produzione da parte dei batteri. Le immunoglobuline non possono agire contro la tetanospasmina che ha già attaccato le cellule nervose ed il trattamento delle contrazioni muscolari è sintomatico, con farmaci anestetici, sedativi, neuroplegici e curaro-simili. La malattia può essere efficacemente prevenuta con la vaccinazione mediante l'anatossina, una tossina tetanica privata dell'azione tossica, che riesce a stimolare la formazione di anticorpi specifici.
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