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Come si fa a eliminare la pasta dalla dieta di un italiano? Effettivamente, la pasta, simbolo nazionale e della nostra cultura, è probabilmente l'elemento più amato dai nostri connazionali. Si tratta di un alimento di semplice preparazione e molto energetico, che può essere condito con una grande varietà di sughi, aggiunto a zuppe e minestroni o semplicemente nella versione olio e formaggio. Ma cosa bisogna veramente sapere? La pasta è un alimento energetico a base di zuccheri, quindi non dovrebbe essere consumata tutti i giorni. Tre pasti alla settimana sarebbero l'ideale, e per un adulto la dose media per non esagerare è di 90 grammi. Ovviamente, poi, ci sono le eccezioni: chi esegue lavori molto pesanti o sport a livello agonistico può abbondare rispetto a chi conduce una vita sedentaria.
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Anche se molti non lo sanno, è proprio così! Le patate, credute dalla maggioranza ortaggi, in realtà sono tuberi e per le loro caratteristiche nutritive sono paragonabili alla pasta. Sono ricche di zuccheri complessi e quindi decisamente energetiche, ma anche leggere e facili da consumare: per questo motivo, vengono preparate nei modi più disparati come contorno, cotte in forno, fritte, con tortini o lessate. Ma l'importante è capire che, seppure consumate insieme a carne o pesce, le patate non sono paragonabili agli ortaggi per quanto riguarda l'apporto energetico. L'ideale quindi, sarebbe eliminare pasta, riso, pane e tutte le altre fonti di carboidrati quando si mangiano i tuberi tanto conosciuti e non sostituirli invece ai contorni di ortaggi: pizza e patate, panino e patatine fritte, riso e patate insieme sono banditi!
Dopo la digestione, i carboidrati vengono scomposti in zuccheri sempre più semplici, fino ad arrivare alla forma di glucosio. Quando questo è in quantità troppo elevate e non riesce ad essere smaltito e conservato dal fegato, si accumula nel sangue causando una condizione di iperglicemia. L'iperglicemia è una condizione ricorrente, soprattutto dopo pasti molto abbondanti: l'importante è sorvegliare che non diventi costante, perchè potrebbe indicare un segno di malattie più complesse come il diabete. Inoltre, tutti i carboidrati vengono scomposti in maniera tale da fornire energia a tutte le cellule del corpo umano e permettere le attività quotidiane: nemmeno rimanere senza è corretto. Una carenza di glucosio nel sangue, detta ipoglicemia, infatti, può portare a svenimenti e stanchezza. Mantenere un'alimentazione bilanciata, quindi, permette di controllare il proprio aspetto e non accumulare grassi, ma anche di mantenersi in perfetta salute.
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