Coliciste

Coliciste: che cos'è?

La coliciste, detta anche cistifellea, è l'organo adibito allo smaltimento dei grassi di origine alimentare (colesterolo). Ciò avviene mediante l'immagazzinamento della bile prodotta dagli epatociti, che verrà utilizzata durante la fase digestiva. Questa patologia è molto frequente e può derivare dal sovrappeso, in associazione al diabete di tipo 2, a un rapido calo di peso dovuto a diete troppo drastiche o in presenza di stipsi. Soggetta alla formazione di calcoli, che vanno a ostruire le vie biliari, la coliciste può infiammarsi. Questa infiammazione della cistifellea può avvenire anche in assenza di calcoli: in questo caso si parla di "coliciste alitiasica". Occorrerà in ogni caso effettuare una dieta alimentare sana, che predilige l'assunzione di pasti piccoli e ben distanziati tra loro, evitando i grassi e preferendo la cottura a vapore. In presenza di una fase acuta della patologia, insorgono severe complicanze, che danno origine a coliche biliari.
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Calcoli alla coliciste

Immagine coliciste Quando i calcoli biliari si spostano dalla loro sede originaria, questi agglomerati vanno a ostruire il deflusso della bile. In particolar modo un calcolo di grosse dimensioni o un ammasso formato da molteplici solidi, possono incunearsi nel "dotto cistico". Questa sorta di tappo impedisce la contrazione della coliciste e il successivo svuotamento della bile. La conseguenza di una coliciste acuta è l'avvento di forti dolori al ventre, simili a quelli provati in fase di gravidanza. Se nel caso di semplice colica il passaggio della bile è parziale, se il calcolo si spinge più giù e ostruisce il coledoco, il dotto che porta la bile al duodeno, il deflusso è totalmente impedito. Questo ristagno della bile può infettare la coliciste, riempiendola di pus. Trovandosi nell'impossibilità di espellere il calcolo, in quanto il coledoco si restringe, occorrerà intervenire chirurgicamente per non rischiare di compromettere anche il pancreas.

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Sintomi della coliciste

Colecistectomia L'infiammazione della coliciste provoca dei sintomi dolorosi e intensi. Il paziente, in fase di coliciste acuta, accusa forti dolori al ventre, che si manifestano nella parte destra dell'addome, nella parte alta al di sotto delle costole. Un dolore intenso può estendersi fino a toccare la zona dove è posizionata la scapola. L'attacco è anche molto duraturo: esso può durare dai 30 minuti, fino a protrarsi alle 12 ore e spesso è associato anche a nausea, brividi e vomito. Nella fase dell'attacco, l'addome al tatto risulta duro, il paziente in preda ai brividi, può accusare anche uno stato febbrile, dovuto alla forte infiammazione in atto. In caso di coliciste alitiasica, il soggetto interessato assume un colorito giallo della cute, denominato itterico: ciò è dovuto all'impossibilità di smaltire la bile. Questo ristagno della bile può causare nel paziente, oltre che una pancreatite acuta, anche un'occlusione intestinale, con stitichezza, nausea e vomito.


Controllo e intervento chirurgico

Intervento artroscopia Il controllo della coliciste si effettua mediante ecografia intestinale, un'indagine semplice e affidabile con cui si potrà verificare la presenza dei calcoli e lo stato della coliciste. Una forma severa della suddetta patologia richiede di affidarsi a uno specialista del settore, che effettuerà un intervento chirurgico di Colecistectomia. Quest'operazione viene svolta con un trattamento mininvasivo di artroscopia, utilizzando uno strumento innovativo, l'artroscopio, che consente di operare dall'interno, senza effettuare ampie ferite. Il paziente prima dell'operazione dovrà effettuare una pulizia intestinale mediante l'uso di lassativi e saranno somministrate in via endovenosa, delle dosi di antibiotici, per scongiurare il rischio di infezioni. Effettuata un'anestesia si pratica una piccola incisione, per far sì che l'artroscopio con la sua telecamera, entri nell'addome. All'interno di questo strumento, dotato di cannule, scorrono gli strumenti chirurgici: con la pinza si effettuerà il taglio e l'asportazione della coliciste.




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