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Benché la formazione di calcoli e un'eventuale colica renale non dipendano esclusivamente da un'alimentazione errata, è bene prendere qualche accorgimento in più. Come ben raccomandano medici ed esperti di dieta in generale, il primo passo - sia per evitare l'insorgere di malattie cardiovascolari sia per evitare fastidiose coliche renali - è ridurre drasticamente l'uso di sale. Quindi, banditi insaccati, condimenti piuttosto grassi - quali burro, pancetta, lardo e panna - molluschi e frutti di mare, fritture, bevande zuccherine e, ovviamente, tutto il cosiddetto junk food, il cibo spazzatura. Le raccomandazioni per un'eccellente alimentazione, soprattutto nel post colica renale, sono sempre le stesse, quelle di un corretto stile di vita. Bere tanta acqua, per eliminare la renella, scegliere formaggi freschi non eccessivamente stagionati, preferire i legumi e le fibre. Via libera alla frutta, al pesce, alle carni bianche e anche alla carne rossa, seppur con qualche limitazione.
Spesso chiediamo ai medici se si possa prevenire una colica renale e in che modo poterlo fare. La risposta, però, non è certo delle più semplici. Anche se l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale, la formazione di calcoli renali può derivare anche da cause genetiche, da un tipo particolare di metabolismo e derivare anche dalla mancanza di citrato e di magnesio urinario. Far analizzare i propri calcoli renali - per scoprire se siano di ossalato di calcio o di acido urico - e ovviamente anche la composizione delle proprie urine, è il passo necessario per addivenire ad una corretta anamnesi e per gettare le basi di un'alimentazione corretta e su misura. Per i calcoli di ossalato di calcio, infatti, si prevede una dieta a basso contenuto di sale, di zuccheri e proteine animali. Per i calcoli da acido urico, invece, la dieta base prevede un controllato apporto calorico, con una drastica riduzione delle purine, contenute soprattutto negli alimenti di origine animale.
Combattere i calcoli renali non solo si può, ma si deve. Un'alimentazione corretta e uno stile di vita sano, da soli, possono già far tanto. Se poi, non assumiamo alcolici, smettiamo di fumare e beviamo tanta acqua per depurare il nostro organismo, allontaniamo lo spettro di una colica renale. Ovviamente, però, non dobbiamo trascurare affatto l'ipotesi in cui i calcoli siano talmente grossi da non poter essere espulsi attraverso la minzione. A questo punto, si aprono diverse strade, tra cui la litotrissia e l'intervento chirurgico. Nel primo caso, con la litotrissia extracorporea, il paziente non subisce alcuna tecnica invasiva: deve solamente adagiarsi su di un fianco e aspettare che il litotritore bombardi il calcolo, frantumandolo e riducendolo in poltiglia. Altro metodo, è quello dell'ureteroscopia: con il paziente anestetizzato, s'introduce l'ureteroscopio attraverso uretra, vescica e uretere per catturare e rimuovere il calcolo con l'ausilio di piccole pinze chirurgiche.
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