Dieta calcoli renali

Cosa sono i calcoli renali

I calcoli renali sono fastidiose formazioni solide composte da ossalato di calcio che ostruiscono le vie urinarie fino a raggiungere i reni e le vie escretrici. Comportano difficoltà nella minzione, dolori addominali, febbre, vomito e spasmi renali: nei casi più gravi degenerano in coliche renali e richiedono un'operazione chirurgica. Se i cristalli che intasano l'apparato urinario sono piccoli e radi verranno espulsi dall'organismo automaticamente attraverso una dieta sana. Ma se le formazioni raggiungono dimensioni più sostenute, è necessario l'intervento di un chirurgo visto che possono dare luogo a malattie più serie. La patologia colpisce maggiormente gli uomini in età adulta: tra i maggiori fattori di rischio ci sono lo stile di vita sbagliato e un'alimentazione non corretta. Le altre cause dei calcoli renali sono eredità genetica, infezioni delle vie urinarie, scarsa idratazione, disturbi metabolici come l'obesità e l'ipertiroidismo e una dieta troppo ricca di sale e zuccheri.
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Come curare i calcoli renali

Analgesici per combattere i calcoli Per curare i calcoli renali sono indispensabili antidolorifici, antispastici e analgesici: intervengono sui sintomi della malattia, riducendo il dolore e abbassando la febbre. Per espellere i calcoli, nel caso in cui siano di dimensioni ridotte e siano formati da semplice ossalato di calcio, è fondamentale l'idratazione: è necessario bere due litri di acqua al giorno per favorire la minzione e dunque l'espulsione del calcolo. Anche un bagno caldo può attenuare i fastidi legati alla presenza di ostruzioni nelle vie urinarie e contribuire all'espulsione naturale delle formazioni. Se i calcoli renali dovessero superare i 4 centimetri di diametro, è indispensabile ricorrere al medico per evitare coliche: con una sonda, il chirurgo li frantumerà in cristalli microscopici che verranno espulsi automaticamente. Quanto alla prevenzione della malattia, una spremuta di limone al giorno, un'abbondante idratazione e una dieta controllata ritardano l'insorgere di questo genere di problemi.

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Dieta calcoli renali: cosa mangiare

calcoli renali dieta Nella cura dei calcoli renali, come accade per molte infezioni delle vie urinarie, la dieta gioca un ruolo fondamentale: un'alimentazione sana e ipocalorica contribuisce nettamente alla guarigione dalla malattia. Fin dalla comparsa dei primi sintomi è bene ridurre sali, zuccheri e grassi: questo favorirà l'automatica espulsione dei calcoli mantenendo basso il ph corporeo. Inoltre bisogna evitare proteine di origine animale: mangiate poca carne, in particolare quella rossa e privilegiate tagli poveri di grassi come le carni bianche. Rinunciate ai condimenti nella cottura dei cibi come olio e burro, preferendo la margarina e la farina. Scegliete metodi di cottura magri come la cottura a griglia, la piastra e il vapore ed evitate categoricamente fritture per almeno un mese. Attenzione all'idratazione: si consiglia di bere almeno due litri di acqua al giorno per ridurre l'acidità delle urine. Al mattino, al risveglio, bevete una premuta di limone in acqua calda per rigenerare l'organismo.


Cosa non mangiare

calcoli renali Nella dieta per la cura di calcoli renali e di altre malattie gli esperti consigliano di far scomparire alcolici e superalcolici, in particolare il vino che rende acide le urine. Via i cibi spazzatura: no agli hamburger da fast food, agli snack salati, alle patatine fritte e alle fritture. Stop per un mese ai dolci: vietati torte, biscotti, crostate, merendine confezionate e tutti gli alimenti che contengono fruttosio. Al bando anche salumi e formaggi particolarmente calorici come il salame, la pancetta e la mortadella e le carni grasse come il fegato e la selvaggina. Riducete all'osso i condimenti grassi come burro, lardo e panna e salate pochissimo le pietanze. Evitate bevande gassate e zuccherate come cola, tè e succhi di frutta che hanno zuccheri aggiunti. Non zuccherate il caffè o le altre bevande. Attenzione al pesce: non mangiate acciughe, alici, sardine, merluzzo e trote. Rinunciate anche ai crostacei. Limitate il latte e i suoi derivati, preferendo quello di soia o di riso.




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