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La dieta per la steatosi deve essere sana ed equilibrata, ridurre la resistenza all'insulina, i trigliceridi ed il colesterolo nel sangue, migliorare il metabolismo, proteggere il fegato dal danno ossidativo ed escludere eventuali farmaci epatotossici assunti precedentemente. Inoltre il paziente deve modificare il proprio stile di vita, dimagrire se necessario e praticare una buona attività fisica. Gli alimenti devono contenere elevate quantità di fibre, pochi zuccheri semplici e una percentuale ridotta di grassi saturi, preferendo quelli monoinsaturi e polinsaturi. I migliori metodi di cottura sono: sulla piastra o alla griglia, al vapore, al microonde, in pentola a pressione, evitando la frittura e la cottura in padella. Alcuni medici consigliano anche l'integrazione con vitamine, soprattutto C, E e D, antiossidanti ed acidi grassi della serie omega 3.
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Nel trattamento del fegato grasso la dieta prevede l'esclusione totale di alcune categorie di alimenti, primi tra tutti gli alcolici, tutti i liquori, i cocktail, il vino e la birra. Occorre evitare le bevande dolci, compresi i succhi di frutta e il tè freddo, lo zucchero, le marmellate ed il miele. Il paziente non deve mangiare dolci di nessun tipo, come torte, biscotti e pasticcini né caramelle, frutta candita e sciroppata. Devono essere aboliti i grassi come la panna, lo strutto, il burro, il lardo e i prodotti da forno contenenti oli vegetali come quelli di cocco e palma. La steatosi richiede anche di evitare i prodotti da fast-food ricchi di grassi idrogenati, i salumi come mortadella, salame e salsiccia, le carni grasse, le frattaglie e le salse pesanti come la maionese.
I cibi benefici per la steatosi epatica comprendono il pesce, minimo tre volte a settimana, in particolare il salmone e il pesce azzurro, come sgombro, alice e sardina. Le insalate e le verdure cotte devono essere presenti in quantità abbondanti. Alcuni vegetali svolgono un'azione tonica e disintossicante sul fegato, come il carciofo, la cicoria, la catalogna e le erbe amare. Sono consigliate due porzioni al giorno di frutta, preferibilmente di stagione. Il paziente può consumare cibi come pasta, riso, pane, farro, orzo e avena, meglio se integrali. Come latticini sono indicati il latte e lo yogurt, magri o parzialmente scremati. Le carni migliori sono quella rossa magra ed il pollame senza pelle. In alternativa al secondo, è possibile consumare legumi, da 2 a 4 volte a settimana.
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